Musica, alcol e droga: è la notte dei rave party

Ben due rave party in contemporanea si sono tenuti l'altra sera per festeggiare la fine dell'anno scolastico: uno al parco delle Basiliche e l'altro al Lambro. «Alle 15 è arrivato un camion. Hanno montato otto mega altoparlanti - racconta Carlo Emilio Ferri, un residente della zona -. Alle 23.30 è scoppiato l'inferno. Ho fatto almeno tre chiamate: la prima all'una e 26 ai vigili e mi hanno chiesto se mi stessi riferendo al parco Lambro. La seconda alle 2.30 per capire se fosse possibile abbassare la musica e mi hanno detto che avrebbero chiamato la polizia. La terza alle tre alla polizia che non ne sapeva nulla».

Nessuno è intervenuto. Molti residenti vicini al Lambro hanno chiamato anche il consigliere di Zona 3 Marco Cagnolati, esperto ormai in rave abusivi che si svolgono almeno una volta al mese in pieno centro. «Non demordo nella mia battaglia contro tanto malcostume diffuso, ma la musica non cambia» ammette Cagnolati. Musica sparata a tutto volume. Alcool a gogo e droghe. I ragazzi pesti e estenuati sotto l'effetto di sostanze lesive se ne vanno lasciando urina, feci, vomito tra le macchine e davanti ai portoni delle case. Così succede in piazza Leonardo da Vinci e con l'arrivo della bella stagione luoghi nuovi spunteranno come funghi.

«Al parco Lambro la situazione è ormai del tutto fuori controllo - commenta Fabrizio De Pasquale, consigliere comunale di Forza Italia -. E' stato costruito un gazebo con tanto di cucine e frigorifero. Un villaggio estivo abusivo. Si vendono birre a volontà, si sporca senza badare a nulla e a pulire ci pensa l'Amsa. La Giunta ha spostato la sede delle guardie ecologiche e dalle 20 è consentito il traffico alle auto».

Pensavamo che la vecchia storia del Gatto e la Volpe che corrompono Pinocchio per portarlo da Mangiafuoco avesse già dato il suo insegnamento e che i giovani non cadessero più nei tentacoli di chi sfrutta il loro presunto divertimento a scopo di lucro. E' questa la libertà che insegnano i centri sociali, Mangiafuoco contemporanei, visto che hanno appeso i loro striscioni ben evidenti e che hanno pubblicizzato gli eventi sulle pagine Facebook? Nelle quali pagine si leggono hashtag quali: riprendiamociiparchi, cambiamomilano, tocchiamomilano. «Milano è stata già abbastanza deturpata il 1 maggio. I cittadini erano convinti che episodi di tale inciviltà non si ripetessero, nel senso che Milano non fosse un campo brado dove ciascuno può fare tutto quello che vuole rimanendo impunito, ma evidentemente i cittadini si sono sbagliati» continua Carlo Emilio Ferri con amarezza.

Quanta indignazione stendiamo sulla corruzione dei politici e non pensiamo che anche questo incitamento ai giovani di consumare birra, superalcoloci, eroina e droghe è forse una corruzione peggiore? «In corso Ticinese e in altre due vie ho contato ben 25 appartamenti in vendita -

riprende Carlo Emilio Ferri -. Le urla degli ubriachi alla sera sono intollerabili per chi ha a cuore la pace cittadina». Una pace stregata nel presente ma soprattutto nel futuro, visto che i ragazzi sono la vita di domani.

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