Musica altissima, fino alle due di notte. E schiamazzi. È la realtà che si apprestano a vivere i milanesi che abitano intorno al Monte Stella. Perché anche quest'anno l'Associazione «185 slm» ha avuto il permesso di organizzare feste ed eventi, per tutta l'estate. E questa volta, sembra, anche con il benestare del Comune, che attraverso i propri uffici competenti ha dato a questo gruppo l'autorizzazione a organizzare discoteche all'aperto e concerti fino a notte fonda. La decisione di Palazzo Marino ha suscitato le proteste dei residenti. E di una parte del consiglio di Zona 8. Anche perché l'associazione in questione è vicina ai «soliti» centri sociali, ai quali più volte in questi anni l'amministrazione Pisapia ha strizzato l'occhio. Basta, infatti, navigare sul sito di questo gruppo per scoprire che in passato ha più volte collaborato con gli autonomi del Cantiere, molto vicini al «185 slm» e protagonisti di numerose occupazioni abusive giusto nello stesso quartiere. E che proprio per questa vicinanza questi collettivi potrebbero finire con l'essere coinvolti anche negli eventi in programma a Qt8.
La denuncia arriva dal consigliere di Zona, sponda Lega Nord, Enrico Salerani. «Il Comune non solo permette di tenere la musica alta fino alle due di notte, creando una situazione intollerabile per chi vive intorno al parco, ma ancora una volta scende a patti con un'associazione di estrema sinistra. Insomma, anche in questo caso favorisce chi è più vicino alla sua parte politica - accusa -. Quando abbiamo scoperto che il Comune ha dato a questa associazione l'autorizzazione a tenere la musica accesa fino alle due di notte siamo rimasti letteralmente senza parole».
Perché quando si tratta di rilasciare i permessi per i super concerti di san Siro o per quelli dell'Ippodromo i paletti sono strettissimi. Quando, invece, in ballo ci sono le feste dei centri sociali il permissivismo impera. «Allo stadio e all'Ippodromo la musica, entro determinati limiti di decibel, può restare accesa fino alle 23. E questo anche se arrivano mostri sacri della musica - conferma Salerani -. Al Monte Stella, invece, una festa organizzata nell'anfiteatro del parco può arrecare disturbo fino alle due di notte. I cittadini sono disperati, perché già devono sopportare i concerti autorizzati e a pagamento. Adesso sono costretti a convivere anche con il chiasso tutte le notti».
Proprio per sensibilizzare gli amministratori al problema, i cittadini hanno portato in commissione Verde del consiglio le foto che testimoniano i disagi patiti nel 2013.
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