Musica antica, musica sacra: quest'anno il MiTo che nei contenuti viene preparato dal compositore Nicola Campogrande non bada a sforzi nell'esplorare e proporre brani poco conosciuti che appartengono al repertorio dei secoli lontani, brani dedicati a dio. Oggi è una di quelle giornate in cui il festival esprime alcune delle pagine legate a storie di personaggi che hanno fatto grande la storia della musica occidentale.
A proposito di Bach, il gigante del mondo barocco, ebbe rivali e confronti epici. Qualche anno fa ecco spuntare notizie inedite sulle «divergenze di idee» tra il Kapellmeister di Lipsia e il teorico e compositore Mattheson; noto l'appuntamento mancato tra il kantor e Haendel, infine l'ammirazione da parte di Johann Sebastian per l'anziano organista Buxtehude. E ancora la figura di Zelenka (1679-1745). Chi era costui? Personalità eminente del periodo tardobarocco, stimato dal succitato sommmo di Eisenach e a lui stilisticamente affine, Zelenka (fu adombrato da Bach stesso e dimenticato subito dopo la morte, per essere riscoperto solo nel XIX secolo). A differenza della maggior parte dei suoi contemporanei non compose moltissima musica e i suoi lavori principali furono scritti a Dresda nella prima metà degli anni Venti del secolo. Vergò pagine estremamente originali e inusuali per la sua epoca.
Proprio a questo personaggio, forse un po' meno conosciuto dal grande pubblico, è dedicato uno dei concerti odierni, appunto: «Le invenzioni di Zelenka». Per gli amanti del genere un appuntamento ghiotto. Ma le chiese sono due e i templi anche. Prima dunque il recital delle ore 12 a San Marco - la «Missa Omnium Sanctorum ZWV 21» di Zelenka appunto («messa ricca di invenzioni e con un «Gloria» quasi danzante», viene spiegato nelle note): protagonisti laBarocca, che è l'orchestra diretta da Ruben Jais, e l'Ensemble Vocale laBarocca, con a capo Gianluca Capuano. Celebra don Luigi Garbini. Non solo questo, in giornata c'è un altro recital degno di nota che appartiene al genere sacro, come diceva. Anche questo da non perdere: «Tra oratorio e Masque».
A partire delle ore 15, nella Chiesa di Sant'Alessandro in Zebedia, spazio alla masque per soli, coro e orchestra HWV 50esimo, «Esther», di Georg Friedich Haendel (1685-1759), con il Coro e Orchestra dell'Accademia del Santo Spirito diretti da Robert King. Maestro del coro Pietro Mussino. Sul palco anche Heidi Maria Taubert e Carmela Konrad, soprani, il contraltista David Allsopp, i tenori Andreas Karasiak e Markus Schäfer e i bassi Thilo Dahlmann e Valerio Zanolli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.