Musical, cabaret e concerti Così il teatro Nazionale punta al grande pubblico

Buone notizie per gli amanti del musical e dell'entertainment a Milano. Gianmario Longoni, ex storico proprietario e direttore artistico del Teatro Smeraldo. attualmente operativo al Teatro Sistina di Roma, veste i panni del «consulente» per il Teatro Nazionale gestito da Stage Entertainment Italia. L'alleanza, studiata dall'ad della multinazionale olandese Matteo Forte insieme a Longoni, porterà nello spazio di piazza Piemonte, per il momento, quattro spettacoli di sicuro appeal.
Così facendo, il Nazionale conferma il suo cambio di strategia: non più un solo titolo musical a lunga durata per tutta la stagione, come accadde per l'esordio Stage «La Bella e la Bestia» tre anni fa orsono, ma un ampliamento della proposta dei titoli dalla fine di gennaio fino a primavera. Una «mutazione» che, assicura Forte, non è genetica ma «temporanea»: «Bisogna guardare le cose con realismo abbandonando gli integralismi - spiega il dirigente di Stage Entertainment, con una chiara allusione alla gestione precedente di Barbara Salabè - Sul terreno del musical in Italia c'è ancora parecchia strada da fare. Bisogna ascoltare il mercato, insieme alla cultura di questo paese. Al Nazionale, oggi, serve allargare la presa sul più ampio spettro di pubblico. E il teatro deve vivere tutta la stagione».
Spettacoli come quelli proposti nel cartellone dei «Lunedì al Nazionale» (concerti recenti di Joe Jackson e Fabio Concato, la comicità dei Fichi d'India attesa il 4 febbraio, il varietà di tema milanese «A Me Mi» con artisti come Enzo Iacchetti Zuzzurro & Gaspare, ma anche il cantautore Alberto Fortis, in due appuntamenti il 21 gennaio e il 25 febbraio) e come quelli proposti alla Stage da Gianmario Longoni potrebbero essere la risposta: dal 2 al 17 febbraio al Nazionale arriveranno infatti i Legnanesi con il loro ultimo show «Lasciate che i pendolari vengano a me» dopodiché - per una settimana in cartellone di media - sono attesi l'ultimo musical diretto da Massimo Romeo Piparo (tratto dal celebre film britannico) «The Full Monty», dal 3 aprile, lo show danzato «Tango Macho» interpretato dagli eleganti e ironici tangueros Los Hermanos Macana (dal 14 maggio) e infine «Houdini» (dal 21 maggio) con protagonista il mago di casa «Striscia la Notizia» Antonio Casanova.
Il ritorno teatrale in città di Gianmario Longoni, un veterano della scena milanese, avviene anche a poco tempo dall'aver ricevuto l'Ambrogino d'Oro, un titolo che lui definisce: «nelle intenzioni compensativo, non nei fatti però». Sullo sfondo, la vexata quaestio della chiusura dello Smeraldo e del mancato aiuto istituzionale ricevuto dal Comune. «Non che mi aspetti un atteggiamento differente con questa nuova giunta» commenta disilluso Longoni, impegnato tra l'altro nel progetto di portare il live entertainment in zona piazzale Cuoco (zona sud) in una spesso evocata tenso-struttura.
Il sogno di Longoni sarebbe quello di portare in Italia, per fare un esempio, «show come l'ultimo spettacolare tour britannico nelle arene di Jesus Christ Superstar».

Per il futuro, al nazionale, chissà forse anche un vecchio pallino come la versione musical teatrale del Pinocchio di Edoardo Bennato, figlio di un album concept storico del 1977, «Burattino senza fili».
Quel che è certo è che l'agenda del cartellone teatrale è ampia e non pecca né per la qualità né per la varietà delle proposte al pubblico milanese.