"Mutua e detrazioni fiscali Basta fare cassa sugli animali"

Battaglia di Brambilla e del Movimento animalista: cani inseriti nel redditometro come fossero uno yacht

"Mutua e detrazioni fiscali Basta fare cassa sugli animali"

«Aliquota Iva massima, al 22%, per il cibo e le cure veterinarie. Prezzi dei farmaci che a parità di molecola possono arrivare a dieci volte tanto quelli per uso umano. Obbligo ai veterinari di prescrivere sempre il farmaco per animali anche quando esiste una valida e meno costosa alternativa umana. Inclusione degli animali domestici nel redditometro, come se fossero uno yacht o un bene di lusso». Sono le prove che «il governo si occupa degli animali solo per fare cassa». Ne è più che convinta Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista e candidata nel collegio Lombardia 1 per Forza Italia. «Questa volta» il movimento non si presenta con il simbolo ma punta a rafforzare il risultato di Fi, «l'unico partito che ha accolto in toto il nostro programma», anche per la Regione corrono nella lista azzurra i due nomi di riferimento, Simone Pavesi e Manuela Gigante. «La salute è un diritto di tutti, anche per i nostri amici quattrozampe» è lo slogan del programma animalista. Si parte dunque con «la necessitò di procedere con un sistema di detrazioni sulla spesa per gli alimenti e la cura degli anziani. Spesso anziani con la pensione minima - incalza l'ex ministro Brambilla - devono decidere se pagare l'affitto o far operare il gatto malato, la loro unica compagnia. Serve un sistema sanitario agevolato di tipo mutualistico per chi è già esente dal sistema sanitario nazionale, secondo noi quando i cittadini non ce la fanno c'è lo Stato». Cita una ricerca del Centro Studi Sic-Sanità del 2015 sulla salute degli anziani che vivono con animali: «Sono stati quantificati in circa 4 miliardi di euro nel Paese i risparmi per la riduzione dei costi legati a patologie croniche come diabete, depressione, patologie cardiovascolari».

Il Movimento promette anche l'inasprimento delle pene per chi maltratta, uccide, sfrutta gli animali. É di giorni fa la scoperta di lame nascoste in tappi di sughero nel parco tra via San Mamete e via Trasimento. «É l'ennesimo parco vittima di vigliacchi e potenziali omicidi, i bimbi raccolgono tutto da terra» accusa Brambilla. Poteva diventare una tragedia. Non vuole invece nemmeno citare («per non farle pubblicità») la stilista che durante la Settimana della moda che si è appena conclusa «si vantava di fregarsene delle proteste animaliste, continua a presentare capi fatti di cadaveri animali, ma per fortuna la domanda di pellicce cala anno dopo anno». Una legge contro gli animali al circo e lo stop alla sperimentazione sugli animali sono gli altri impegni che Brambilla intende mantenere a Roma.

In Regione Manuela Gigante punta ad «agevolare l'accesso degli animali quasi ovunque, dagli ospedali alle visite mediche, è stato impedito a un non vedente di entrare dal medico con il suo cane guida, queste cose assurde non devono più accadere». E per Pavesi è «importante fare un passo in avanti, gli animalisti non devono essere solo quelli che fanno le proteste davanti alle sedi istituzionali ma partecipano alle decisioni».

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