Laura Sonzogni
Il cliente sceglie il cane che preferisce, il cuoco provvede ad abbatterlo e cucinarlo davanti ai suoi occhi. È quanto denuncia lAidaa, lAssociazione italiana difesa animali e ambiente, che ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica e allAsl. Sotto accusa sarebbero alcuni ristoranti cinesi in zona Paolo Sarpi: «Abbiamo ricevuto delle segnalazioni da brivido - afferma Lorenzo Croce, presidente dellassociazione -. Per questo chiediamo alle forze dellordine di fare subito delle verifiche». I titolari dei ristoranti acquisterebbero i cani, soprattutto cuccioli di San Bernardo, attraverso annunci su Internet o su riviste specializzate. I casi sarebbero almeno una dozzina. «Alcune persone dellassociazione che si occupano del controllo di questo tipo di annunci hanno rilevato un aumento sospetto della richiesta dei cuccioli di questa razza - dice Croce -. Spesso poi, una volta adottati, se ne perdono le tracce».
I San Bernardo sono animali resistenti alle malattie, mangiano poco rispetto ad altri cani di grossa taglia, crescono velocemente, sono docili e in tre o quattro mesi dalla nascita sono pronti per la macellazione. Sono queste le ragioni che li renderebbero i più adatti per gli allevamenti a scopo alimentare che, secondo quanto denunciano molte associazioni ambientaliste, sarebbero molto diffusi in Cina. Notizie che periodicamente rimbalzano da un capo allaltro della rete, ma la cui attendibilità è perlomeno dubbia. «Non vogliamo creare allarmismi inutili - dice Maria Morena Suaria, vicepresidente dellAidaa -. Speriamo solo che chi di dovere faccia dei controlli e, se si scoprisse che la segnalazione è fondata, si indaghi anche per risalire a chi alleva gli animali a questo scopo». Si tratterebbe - sottolinea lAidaa - di un atto criminale punito severamente dalla legge italiana, in alcuni casi anche con la reclusione.
Carenze igieniche e strutturali, prodotti malconservati, frigoriferi rotti: è accaduto spesso che i ristoratori della Chinatown milanese entrassero nel mirino dei Nas, ma mai per episodi simili. «Questa associazione non si è rivolta a noi, non ho gli elementi per valutare se la segnalazione sia credibile o meno - precisa il tenente Giovanni Maria Giacobazzi -. Posso solo dire che noi monitoriamo la zona e per il momento non abbiamo rilevato nulla di anomalo sul fronte della ristorazione». Da segnalare solo alcuni sequestri di farmaci sospetti ai danni di locali di agopuntura e medicina cinese.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.