Nel '56 fu Montini a ordinarlo sacerdote. Poi gli studi, la Cei e l'eredità di Martini

Il Lezionario ambrosiano e il Fondo lavoro. Da Pisapia la Medaglia d'oro

Nel '56 fu Montini a ordinarlo sacerdote. Poi gli studi, la Cei e l'eredità di Martini

Il cardinale Dionigi Tettamanzi nasce a Renate, in provincia di Monza e Brianza il 14 marzo 1934, figlio di Egidio (operaio) e Giuditta Ciceri (casalinga) ed è il primo di tre figli. Entra all'età di undici anni nel seminario diocesano San Pietro di Seveso (Mb), dove inizia gli studi, completati poi nel seminario di Venegono Inferiore. Il 28 giugno del 1957 viene ordinato sacerdote in Duomo a Milano dall'allora Arcivescovo di Milano, Giovanni Battista Montini, e pochi mesi dopo viene inviato al Pontificio Seminario Lombardo di Roma, dove rimane per due anni, frequentando la Pontificia Università Gregoriana. Nel 1959 consegue il dottorato in Sacra Teologia, fa poi rientro in diocesi di Milano come professore di discipline teologiche e per oltre vent'anni insegna Morale fondamentale. Nel 1985 papa Giovanni Paolo II lo nomina Prelato d'Onore di Sua Santità. Nel giugno 1990 è eletto Presidente della Commissione episcopale della Cei per la famiglia. Il 14 marzo 1991 viene nominato Segretario Generale della Cei. Il 20 aprile 1995 viene nominato da Giovanni Paolo II Arcivescovo metropolita di Genova. In questa Arcidiocesi fa il suo ingresso il 18 giugno: inizia così il suo ministero in terra ligure, dove riveste anche l'incarico di Presidente della Conferenza Episcopale regionale. Il 25 maggio 1995 viene nominato Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (incarico ricoperto fino a maggio del 2000). Nel gennaio 1998, il Consiglio Permanente della Cei lo nomina Assistente Ecclesiastico Nazionale dell'Associazione dei Medici cattolici italiani. Il 21 febbraio 1998 viene creato cardinale da papa Giovanni Paolo II.

Il 14 settembre 2002 prende possesso dell'Arcidiocesi di Milano per procura e il 24 settembre riceve il Pallio del Santo Padre nella Cappella privata del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo. Il 29 Settembre 2002 fa l'ingresso solenne in Diocesi di Milano succedendo al cardinale Carlo Maria Martini. Il 20 settembre 2003 visita la Sinagoga di Milano e incontra la Comunità Ebraica. Nell'ottobre 2003 viene eletto presidente dell'Istituto Giuseppe Toniolo (Ente fondatore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore) incarico da cui si è dimesso nel marzo 2012. Nell'aprile 2005 partecipa come elettore al Conclave che elegge il cardinale Joseph Ratzinger papa Benedetto XVI. A gennaio 2008 pubblica «Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito, lettera agli sposi in situazione di separazione, divorzio e nuova unione». Il 20 marzo 2008 promulga il nuovo Lezionario di rito ambrosiano. Nella notte di Natale del 2008, ai primi segnali della crisi economica, annuncia la nascita del «Fondo famiglia-lavoro» per dare un aiuto a chi ha perso l'occupazione. Il 15 marzo 2009 al compimento del settantacinquesimo anno di età, presenta a papa Benedetto XVI la rinuncia alla guida dell'arcidiocesi milanese. Il 25 ottobre 2009 presiede la solenne beatificazione di don Carlo Gnocchi in piazza Duomo a Milano. Il 23 dicembre 2010 visita il campo rom di via Triboniano a Milano. Il 28 giugno 2011 papa Benedetto XVI accetta la sua rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi per raggiungimento dei limiti di età. Gli succede il già patriarca di Venezia, cardinale Angelo Scola. Celebra il saluto alla Diocesi in Duomo a Milano il giorno 8 settembre 2011 e sceglie di abitare nella casa diocesana di spiritualità Villa Sacro Cuore di Triuggio (Mb). Il 7 dicembre 2011 il sindaco di Milano Giuliano Pisapia gli consegna la Grande medaglia d'oro di Milano, la massima onorificenza cittadina.

Nel marzo 2013 partecipa come cardinale elettore al Conclave che elegge il cardinale Jorge Mario Bergoglio papa Francesco. Il 25 marzo 2017 appare per l'ultima volta in pubblico nel Duomo di Milano per incontrare papa Francesco, in occasione della sua visita apostolica.

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