Cristina Bassi
Uscito dal carcere da appena tre giorni, si è precipitato nel fortino della droga di viale Bligny 42 per regolare i conti con il rivale. Conti aperti da tempo e, con ogni probabilità, legati al giro dello spaccio.
Ieri poco dopo le 11 un uomo egiziano di 37 anni è entrato nello stabile impugnando un coltello. La prima persona che si è trovato davanti è stata l'ex portinaia 71enne del palazzo, che per caso era all'ingresso. L'egiziano l'ha colpita con la lama, ferendola lievemente dietro un orecchio. Poi l'uomo è salito al primo piano a cercare il vero obiettivo della sua rabbia. Entrato nell'appartamento, ha assalito un connazionale di 52 anni, sua vecchia conoscenza. La vittima è stata raggiunta da almeno tre coltellate, due al torace e una alla coscia, ma non in parti vitali del corpo. L'anziana ferita è stata medicata sul posto dagli operatori del 118, mentre il 52enne è stato portato in codice rosso al Policlinico. È stato operato, è grave ma è stabile e non è in pericolo di vita.
Poco dopo in viale Bligny sono intervenuti i carabinieri del Nucleo radiomobile e della pattuglia mobile di zona della Compagnia Porta Monforte. L'aggressore era fuggito a piedi, ma grazie alla descrizione delle vittime è stato rintracciato dai militari in piazzale Corvetto intorno alle 12.15. Alla vista dei carabinieri ha provato a nascondersi in un negozio, è stato però subito bloccato. Il 37enne è stato portato in caserma per le verifiche sui suoi precedenti e sulla sua posizione. È emerso che l'uomo è stato scarcerato l'11 maggio scorso dalla prigione di Novara dove era finito per reati di droga.
I carabinieri hanno poi ricostruito la storia dietro l'aggressione. La vittima 52enne lavora come addetto alle pulizie e ha anche lui precedenti per spaccio. Vive in viale Bligny con la compagna ecuadoriana, la coppia non ha figli. L'aggressore e il rivale avevano già avuto diverbi in passato, anche se non ci sono mai state denunce, sempre per questioni legate agli stupefacenti. Nel 2014 il 37enne era stato arrestato dal Nucleo radiomobile per resistenza a pubblico ufficiale dopo una lite proprio con lo stesso connazionale aggredito ieri. La compagna del ferito ha consegnato ai militari alcune lettere inviate dall'accoltellatore alla vittima in cui il primo diceva di volersi vendicare. Il 37enne infatti considerava il rivale e la compagna i responsabili della sua carcerazione.
Anche in questo caso le minacce non erano state denunciate alle forze dell'ordine. L'assalitore è stato fermato con le accuse di tentato omicidio e lesioni personali. È stato portato in cella a San Vittore dove è in attesa dell'interrogatorio e della convalida dell'arresto da parte del gip.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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