Nei palazzi della politica milanese (e non solo) si discute di alleanze, simboli, collegamenti e nomi dei partiti. A partire da venerdì l'attenzione si concentrerà sulle liste delle politiche e delle regionali. Ma è inutile negare che l'attenzione di molti è già concentrata sulle candidature. Anche perché le parole di Silvio Berlusconi a Telelombardia hanno scatenato il panico tra i politici lombardi.
«In Lombardia cambieremo praticamente tutto. Nessuno dei vecchi consiglieri Pdl sarà rimesso in lista alle regionali» le dichiarazioni del leader del Pdl. A questo punto si tratta di capire come questa decisione politica sarà coniugata nella pratica e quali deroghe potranno essere concesse dal partito per non fare di tutta l'erba un fascio. Deroghe che saranno valutate anche sulle incompatibilità (sancite a livello nazionale) tra consiglieri regionali, parlamentari ed europarlamentari.
Gabriele Albertini intanto consolida la doppia candidatura in Regione e al Senato, quello che in politica si definisce «un paracadute»: anche se non eletto in Regione, l'ex sindaco potrà sempre sedere a Palazzo Madama. Albertini ieri pomeriggio al telefono ha chiuso un accordo verbale con Mario Monti per essere il capolista al Senato. Il numero due sarà l'ex pd Pietro Ichino e il numero tre l'ex pdl Mario Mauro. Contemporaneamente la lista regionale dell'ex sindaco avrà il nome di Monti nel simbolo e diventerà una specie di «Albertini per Monti».
Una decisione che spiazza gli esponenti del Pdl che si erano schierati a favore della candidatura di Albertini. «Se sarà candidato anche al Senato, vuol dire che non crede alla candidatura in Lombardia» dice un politico milanese che fino all'ultimo si era speso per l'intesa tra l'ex sindaco e il Pdl. E anche se la spiegazione di Albertini è che siccome rappresenta il partito montiano in Lombardia, sarà capolista del partito anche a Roma, il «paracadute» spiazza i suoi supporter della prima ora.
In viale Monza, in attesa delle riunioni decisive, circolano già i primi nomi. Si parla dell'assessore regionale (non consigliere) Valentina Aprea, degli ex assessori comunali Carlo Masseroli, Giacomo Beretta e Giulio Gallera, dell'assessore provinciale Fabio Altinonante e forse di Luigi Frigerio.
È praticamente certo che a Milano si candiderà il coordinatore regionale del Pdl, Mario Mantovani. Milano è la provincia in cui la Lega è più debole e dove è particolarmente importante rafforzare le candidature del Pdl, in modo che raccolgano il maggior numero possibile di voti. In quest'ottica sono importanti candidature forti.
C'è poi il tema Roberto Formigoni. Il presidente della Regione si è preso altre quarantott'ore di silenzio. Ma a breve tutto sarà definitivamente chiaro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.