Avesse avuto un poco di tempo in più, Leonardo Da Vinci si sarebbe inventato da solo la nuova «app» che lo vede protagonista nei panni di mentore e cicerone alla scoperta di Milano e dei luoghi che il suo genio ha contribuito a plasmare in città. Presentata oggi al Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia, la nuova applicazione per I-Phone ed I - Pad è stata pensata da Fondazione Ibm Italia con la collaborazione del centro Ibm «Human centric solutions» di Sedona e gode del patrocinio del Comune: «Leonardo Around» promette un passaggio per la città alla riscoperta di tanti luoghi notissimi o noti dove «Leo» ha lavorato dal 1482 per conto della corte degli Sforza. Sono 26 le destinazioni inserite nell'applicazione: ci sono monumenti, opere ospitate nei vari musei, ma anche luoghi geografici della città che Leonardo ha studiato e disegnato. Ecco perché accanto ai luoghi simbolo della permanenza milanese di Leonardo, come la Pinacoteca di Brera, l'Ambrosiana, la Basilica di Santa Maria delle Grazie con il Cenacolon e il Castello, ci sono anche i Navigli, il Duomo e il Lazzaretto, oltre ad un nutrito bouquet di Musei, in primis il Must, che a Leonardo sono legati per la presenza di artisti leonardeschi o perché ne ospitano capolavori o ricostruzioni delle sue machinae. Con la realizzazione di questo progetto, il museo di via San Vittore continua il suo lavoro di studio, interpretazione e divulgazione della figura e dell'opera del genio del Rinascimento: «Leonardo Around è uno strumento gratuito con cui turisti e cittadini possono giocare a scoprire ancora meglio la figura di Leonardo da Vinci - ha spiegato Fiorenzo Galli, direttore generale del Must - in un continuo dialogo dal museo verso la città, e viceversa, sfruttando le più nuove tecnologie». Il museo, che possiede la più grande collezione al mondo di modelli realizzati negli anni Cinquanta interpretando i disegni di da Vinci, fa un salto nel futuro per restituirci il passato e una fotografia di quella Milano dove Leonardo visse e lavorò, incontrando Bramante o «accontentando» Ludovico e Gian Galeazzo. L'applicazione si scarica gratis da apple store, in italiano o in inglese. «Con l'applicazione gli utenti avranno sempre a portata di mano mappe, percorsi tematici, punti di interesse, schede di approfondimento e video», spiegano da Ibm che ha già curato progetti simili a New York, Bolzano e Nettuno. Il linguaggio è quello della tecnologia Ibm DB2 e Websphere Application Server ed eredita il know how utilizzato da Ibm per rendere «più intelligenti» le città localizzando mete ma anche dando indicazioni sul traffico. L'applicazione permette di navigare scegliendo un tema o un punto di interesse di Milano configurando la città come lo scenario geografico in cui Leonardo ha fisicamente operato. Il tutto arricchito di contenuti multimediali e di approfondimenti relativi ai luoghi inseriti nel programma.
Ma non sarà questo l'unico dono che il Must intende «regalare» al suo artista eponimo: fervono per il fine settimana di metà aprile i preparativi per un «Birthday party» ad hoc per ricordare Leonardo. Non più solo a colpi di clik ma partendo dalle sue meraviglie e dalle sue opere.
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