Le liti e gli scontri pre primarie all'interno del centrosinistra paralizzano la vita amministrativa. E le risse politiche sembrano avere la meglio sulla capacità di prendere decisioni per la città. A lanciare l'allarme sono tutti quelli che stanno assistendo al «disafcimento» della squadra di Giuliano Pisapia. E lo stesso candidato alle primarie Pierfrancesco Majorino che invita i compagni a dare una frenata ad attacchi e dietrologie.«Se anche il permaloso Majorino si accorge che il centrosinistra sta andando a rotoli e lancia un sos ai suoi, vuol dire che la situazione è grave davvero - commenta il vice presidente del Consiglio comunale, Riccardo De Corato (Fratelli d'Italia - Il tutti contro tutti della giunta Pisapia fa pensare che sarebbe meglio finirla qui e non lasciare Milano in queste condizioni per altri cinque mesi. E' in uno stato di rissa continua: Maran contro Balzani e viceversa, Majorino contro Sala, Sel che minaccia espulsioni, Pisapia tirato per la giacca di qua e di là Come si fa a continuare così? Come si fa a governare la città in questo clima?». E va considerato che ci sono ancora molte cose da discutere in Comune: riforma dei consigli di zona, regolamento dell'uso del verde, regolamento della pubblicità e, non ultimo, il bilancio. Tuttavia, su tutto questo, sembra che la politica dia più spazio al tira e molla delle alleanze, alle tensioni (ufficiali e non) tra i candidati, al come correre e come tratteggiare gli schieramenti. «Le scelte per la città, bilancio compreso - tuona De Corato - verranno discusse mentre gli assessori sono in campagna elettorale e i candidati». Il sindaco Giuliano Pisapia, si è sentito in dovere di assicurare che le divergenze che stanno emergendo nella campagna elettorale per le primarie del centro sinistra non hanno ripercussioni sul mandato amministrativo. «La dialettica delle primarie - ha detto - «non incide nel lavoro quotidiano della giunta». Ma è pungente anche il candidato sindaco Corrado Passera. «Le polemiche di queste ore tra il vicesindaco-candidata Francesca Balzani e i suoi colleghi di giunta dimostrano, se ce ne fosse ancora bisogno, che questa giunta è ormai definitivamente spaccata - sostiene - e non in grado di prendere alcuna decisione: ognuno va per conto suo, pensa alla propria campagna elettorale, o a quella del proprio capocorrente, e nessuno si interessa più a Milano e ai suoi cittadini, trascurando anche temi fondamentali come la sicurezza e il lavoro». Durante la sua visita alle stazioni del passante di Porta Venezia e di Porta Garibaldi, Passera ha parlato con i pendolari e ne ha tastato con mano il grado di insoddisfazione e di insicurezza. «Porta Venezia - spiega - è una delle stazioni metropolitane più grandi al mondo ma è deserta. E lo è perché non è sufficientemente integrata, i cittadini hanno paura a venirci, soprattutto nelle ore serali.
Se si vogliono sfruttare al meglio interventi di questa portata, realizzati con denaro pubblico e rendere quindi il passante davvero parte integrante della Milano attiva, bisogna avere un piano di sicurezza più forte e inserire appieno questa stazione nel flusso della mobilità».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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