Nella movida estiva la sicurezza è garantita dai rom

Sconti alle associazioni amiche per aprire un "cocomeraio" e una discoteca. La pulizia e la sorveglianza? Ai nomadi

I residenti del quartiere Ungheria contro il campo rom
I residenti del quartiere Ungheria contro il campo rom

Una «Cocomero night» lunga tre mesi. Dal 15 giugno al 10 settembre Massimo Bertani, economista e supporter di Sel, e Franco Mazzeo, anima del Barrio's Cafè che tanto si era adoperato per la vittoria di Giuliano Pisapia, hanno proposto al Consiglio di zona 6 due iniziative per ravvivare l'estate tra il Giambellino e i Navigli. Dal 15 giugno al 10 settembre vogliono aprire una tipica «anguriera» in piazza Tirana, una spazio di 40 metri quadri con inizio attività alle 17 chiusura a mezzanotte. «Chiuse tra viale Cassala, via Ludovico il Moro e la Ferrovia» hanno scoperto invece due strade senza nome, a fianco di una - come scrivono nella descrizione del progetto - «c'è un giardino con una fontana senza acqua, dall'altra sotto le arcate della Ferrovia si è stabilita una piccola comunità rom». Per scaricare la movida dal centro storico suggeriscono dunque di «allungare il Naviglio», fa diluire il divertimentificio del ticinese fino a quest'area degradata che si propongono di sistemare per aprirci tutti i venerdì, sabato e domenica dal 14 giugno al 21 luglio (dalle 22 alle 2) lo «SgrausoMusicHotel», bar e musica assicurati. I soggetti giuridici di riferimento saranno la cooperativa sociale «Liberi Liberi» e l'associazione culturale «A me piace il sud» di cui fa parte Mazzeo. Tradotto dal consigliere comunale del Pdl Fabrizio De Pasquale: «Mentre negozianti e gestori di locali vengono tartassati con gli aumenti degli affitti e della Cosap, è diventata abitudine di questa amministrazione concedere aree e spazi alle associazioni amiche che poi li usano con finalità esclusivamente commerciali. Non hanno bisogno di licenze, hanno gli sconti della Cosap e fanno “concorrenza sleale” ai locali. Poi chiediamoci perché molti sono costretti a chiudere». Il progetto sottoposto al Consiglio di Zona 6 ha già avuto il parere favorevole della Commissione cultura e dovrà avere l'ok definitivo nella prossima seduta del Parlamentino ma l'esponente del Pdl non ha dubbi che verranno concesse tutte le richieste: il patrocinio e con esso il riconoscimento dei coefficienti minimi per l'occupazione del suolo pubblico e il supporto per la stampa di locandine da parte della tipografia civica.
Il valore aggiunto? La «Cocomero Night» «si avvarrà della collaborazione di uomini e donne detenuti o ex detenuti al fine di favorire un loro reinserimento lavorativo». Per piazza Tirana e per la movida lungo il Naviglio «è intenzione dei promotori coinvolgere membri della comunità rom per i servizi di pulizia e di vigilanza notturna». E qui De Pasquale non può fare a meno di ironizzare: «La zona è totalmente sotto controllo dei nomadi, se non ci fosse un servizio d'ordine svolto da loro sarebbe difficile svolgere qualsiasi tipo di attività commerciale potranno stare tranquilli, non accadrà nulla. Ma non è un messaggio di integrazione, casomai la dimostrazione di come purtroppo stanno le cose».

E la zona appartata per fare movida «mi sembra perfetta per un rave party, penso che ne avremo presto la prova». Ci sarà un palco e un punto ristorazione, verranno serviti panini, acqua e la birra assicurano i futuri gestori «solo in bicchieri di plastica».

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