Con 50 giorni consecutivi di superamento dei livelli di allerta della concentrazioni di polveri sottili Milano «guadagna» la maglia nera insieme a Torino e Cremona nel Nord Italia, secondo la classifica di Legambiente. Ieri infatti le centraline dell'Agenzia Regionale Protezione Ambiente hanno registrato per il quinto giorno consecutivo il superamento della media provinciale di 50 microgrammi per metro cubo nelle province di Milano (58,9 microgrammi), Monza, Mantova, Bergamo, Brescia, e per il sesto giorno in quelle di Lodi e Cremona. Così se da oggi scattano le misure antinquinamento di primo livello per la circolazione, l'invito delle istituzioni è di evitare di accendere i riscaldamenti nelle case date le temperature miti. È il sindaco Beppe Sala a lanciare per primo «l'appello a tutti a non accendere i riscaldamenti, visto che la temperatura prevista è ancora alta. Noi stiamo cercando di dare il buon esempio e, a parte nelle scuole, negli uffici comunali non accenderemo i termosifoni».
Riscaldamenti spenti quindi in tutti gli uffici comunali, con unica eccezione nelle scuole: ieri mattina nei nidi e questa mattina nelle scuole materne i termosifoni sono stati accesi al minimo solo nelle prime ore della giornata per riscaldare gli ambienti dopo la notte.
Anche il presidente di Arpa Bruno Simini «rinnova ancora l'invito ad avere comportamenti virtuosi: non accendere i riscaldamenti autonomi viste anche le temperature esterne sopra la media e, là dove possibile, usare i mezzi pubblici». Il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici invita a riconsiderare in maniera più elastica provvedimenti e divieti in funzione dei cambiamenti climatici in atto in questi ultimi anni. «Accogliamo l'invito del sindaco: le temperature registrate in questi giorni sono sopra la media e non c'è alcun bisogno di accendere i riscaldamenti. Lancio anche un appello al buon senso dei condomini che con le termovalvole hanno la possibilità di regolare la temperatura nelle case. Credo anche - continua Colombo Clerici - che vada fatta una riflessione sui cambiamenti climatici che non corrispondono più ai periodi indicati dalle leggi: se negli ultimi anni a fine marzo si sono registrate temperature miti, quando i riscaldamenti erano ancora accesi, diverso è a maggio che ha visto un netto calo delle temperature rispetto al periodo, tanto che si è dovuto ricorrere a deroghe per le caldaie».
«Quest'anno - ricorda il responsabile del Registro amministratori di Assoedilizia Cesare Rosselli, che conta circa 900
soci - debuttano le termovalvole. Nell'ultimo incontro di aggiornamento per amministratori abbiamo affrontato il tema invitando gli amministratori appunto a non accendere le caldaie in nome del rispetto per l'ambiente».MBr
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