Cronaca locale

Nelle piscine turni d'ingresso e bagni serali. Spogliatoi solo all'aperto con i paraventi

La società studia orari prolungati, niente chiusura per gli impianti coperti

Nelle piscine turni d'ingresso e bagni serali. Spogliatoi solo all'aperto con i paraventi

Se i bagni notturni sotto la «super luna» (artistica) alla piscina Cozzi l'anno scorso sono stati un evento, quest'estate potrebbero diventare la normalità e in parecchi impianti della città. Gli orari d'ingresso prolungati fino alla sera tardi per garantire un turn over ampio è una delle ipotesi allo studio di Milanosport, visto che le piscine dovranno contingentare gli ingressi per motivi di sicurezza sanitaria. «In attesa di indicazioni precise dal governo su come e quando potremo aprire stiamo già ragionando sui vari scenari possibili, per accorciare i tempi tra la fine del lockdown e l'allestimento degli impianti secondo le prescrizioni che ci verranno date» spiega la presidente della società che gestisce gli impianti del Comune, Chiara Bisconti. Dando abbastanza per scontato che con la data della riapertura arriverà l'indicazione di una capienza molto ridotta rispetto al passato, «sarà necessario scaglionare per turni e contingentare gli ingressi, e pertanto a differenza delle scorse estati pensiamo di tenere aperti tutti i 23 impianti, anche le piscine coperte che normalmente tra luglio e agosto venivano chiuse del tutto o avevano orari ridotti perchè non c'era una forte richiesta. Sarebbe un modo per valorizzare i solarium e i giardini intorno», un'alternativa ai parchi. I tecnici stanno facendo varie simulazioni, un problema potrebbe riguardare gli spogliatoi, dove si forma il classico collo di bottiglia e quindi il rischio di assembramenti. «Dove non sarà possibile adeguare gli spazi potremmo tenere docce e zone per cambiarsi solo all'esterno allestendo dei paraventi - spiega Bisconti - o abolire gli spazi separati tra uomini e donne», spogliatoi unisex per evitare code. Una parte del centro sportivo Saini in via Corelli è stata trasformata da un mese e mezzo in dormitorio, per alleggerire la pressione su Casa Jannacci, ma «l'accordo con il Comune prevede che venga restituito a Milanosport non appena arriverà il via libera alla riapertura dell'impianto». E ogni scelta dipenderà molto dalla data, se sarò troppo in là la società dovrà valutare se è sostenibile l'allestimento di tutti gli impianti, e c'è maggiore cautela sui grandi centri balneari come Lido o Romano che potrebbero essere più difficili da gestire. Pronti invece a raddoppiare i Campus estivi per venire incontro alle famiglie, a Saini e Lido dovrebbero aggiungersi Vigorelli e Iseo.

Le associazioni sportive che hanno in concessione i 105 impianti del Comune hanno manifestato invece ieri in Commissione all'assessore allo Sport Roberta Guaineri la situazione drammatica in cui versano dall'inizio dell'emergenza, tra centri chiusi, richieste di rimborso e restrizioni in vista. Chiedono interventi straordinari come la sospensione dei tributi locali e il prolungamento delle convenzioni a tutti, senza distinzioni, per almeno 5 anni. Guaineri ha anticipato che proporrà alla giunta «una proroga d'ufficio delle concessioni che scadono nei prossimi due anni per altri due e, per quelle in scadenza a fine 2025, la possibilità di chiedere una proroga di due anni se dimostrino di non aver ammortizzato le perdite dovute al Covid.

Ma non possiamo generalizzare o allungare troppo o rischiamo ricorsi».

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