«Nessuna emergenza Più telecamere? Non si può ovunque»

In molte aree andrebbero tagliati alberi I problemi sono i bivacchi e la droga

L'emergenza non c'è ma qualche problema sì. Soprattutto quando si parla di sicurezza. Il punto da cui si parte è che comunque controllare metro per metro tutte le aree verdi della città è pressochè impossibile. «Certo, si possono mettere telecamere, colonnine, pattuglie ma è chiaro che non si può controllare tutto 24 ore su 24- spiega l'assessore alla sicurezza del Comune Carmela Rozza- Anche perchè videosorvegliare parchi già esistenti non è semplice e a volte l'installazione di telecamere in luoghi strategici va a scontrarsi con piante che non possono essere tagliate o abbattute». Più semplice organizzare la sicurezza che verrà: «Sicuramente nella progettazione della aree verdi che saranno legate alla riqualificazione degli scali ferroviari- spiega Rozza- ci muoveremo in quella direzione con punti di controllo e di osservazione pensati all'origine per tenere sotto controllo le aree».

Intanto si fanno i conti con i problemi tipici dei parchi metropolitani negli ultimi anni sempre più affollati di persone che hanno capito quanto sia importante camminare, correre, insomma muoversi. Il consiglio è sempre lo stesso: scegliere se si può di frequentarli nelle ore più affollate, evitare le zone più nascoste e magari farlo in compagnia. «Non registriamo gravi pericoli per chi frequenta i parchi- spiega l'assessore- Uno dei problemi ricorrenti è quello dei bivacchi, quello delle comunità sudamericane che nei week end si organizzano con le griglie e che spesso scatenano risse perchè alzano il gomito e qualche segnalazione di spaccio soprattutto al Sempione. Con il piano parchi abbiamo comunque rinforzato la vigilanza e la prospettiva è quella di rafforzare la il controllo a attivo con le telecamere». I numeri sono quelli diffusi da Palazzo Marino che negli ultimi sei mesi hanno visto 5 mila sopralluoghi nelle aree verdi cittadini e oltre 10mila persone allontanate.

Resta una sensazioni di incertezza ( soprattutto per le donne) che decidono di far sport la mattina presto o dopo il tramonto, anche perchè le colonnine del sos sembrano ormai tutte fuori uso: «Quello delle colonnine dell'sos- spiega Rozza- è un sistema che va rivisto. Dai dati che il nostro comando dei vigili ha fornito non si è dimostrato funzionale nell'utilizzo e nei risultati. Quindi stiamo decidendo che farne»

ARuz

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