Cronaca locale

Niguarda, corsi di cucina per ricoverati

Spaghetti allo scoglio, peperoni ripieni e fantasia di verdure. Benvenuti al ristorante stellato del Niguarda, dove la certezza è che a tavola non avanza nulla. A inizio febbraio sono cominciati i corsi di cucina all'interno dell'unità spinale dell'ospedale e ogni venerdì pomeriggio, quando i provetti cuochi si cimentano ai fornelli, chissà come mai i pazienti, con parenti e amici, ronzano golosi attorno alle cucine. Finisce sempre in una cena collettiva.
A dirigere i lavori in cucina è Tiziano Siciliano, ex paziente del reparto e chef rimasto senza lavoro dopo un incidente. Ora, seppur sulla sedia a rotelle, Tiziano ha deciso di indossare nuovamente il cappello a sbuffo e ha ripreso a spadellare. Ad aiutarlo, in qualità di assistente di cucina, è Enzo Panelli, volontario.
Il progetto dei corsi dietro i fornelli è nato grazie all'associazione Aus Niguarda. Ikea ha donato i mobili e arredato le stanze adibite a cucine. I volontari pagano alimenti e tutto il necessario alla realizzazione del menu. I pazienti ci mettono il resto: fantasia, volontà e un tocco personale in ogni piatto. A dimostrazione del fatto che qualunque cosa si può fare anche se si è in carrozzina. Per ora si tratta di una sperimentazione, ma il corso potrebbe presto essere esteso agli ex pazienti del reparto e agli esterni, che pagheranno 5 euro a lezione. Tra le corsie di unità spinale le degenze sono lunghe, durano quasi sempre più di sei mesi. Tenere mente e mani impegnati è importante per non abbattersi.
«Lo svago - spiega Silvia, dell'associazione Aus - serve per spezzare la routine ospedaliera, per evadere, metabolizzare il trauma subìto. E per socializzare: non c'è ricetta migliore dello stare assieme per affrontare la degenza e per ripartire con positività».
L'Aus organizza anche laboratori artistici di pittura, lavorazione della creta e del legno. E perfino un corso di scherma, in pedana con la carrozzina, che sta riscuotendo un particolare successo. Non solo, a disposizione dei pazienti c'è anche una piscina: forse l'unica a Milano realmente accessibile ai disabili.

A breve cominceranno i lavori per ampliare di 500 metri quadri gli spazi a disposizione dei pazienti e si spera che la nuova struttura Spazio Vita sia pronta entro l'estate per realizzare un vero e proprio «villaggio degli svaghi».

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