Dopo le chiamate (inutili) ai vigili, all'ultima riunione di condominio hanno deciso di alzare il livello dell'attenzione. Una lettera-diffida indirizzata al sindaco Giuliano Pisapia, preparata dall'amministratore unico e sottoscritta dai circa 300 inquilini del grande blocco di appartamenti tra via Vittor Pisani 13 e via Filzi 8, a due passi da piazza della Repubblica e dall'hotel Principe di Savoia. La pazienza è al limite. L'ingresso di casa di trasforma dopo le 22 in un accampamento di rom abusivo, oltre che in un wc a cielo aperto. «Sotto i portici e in prossimità del garage all'altezza del civico 13 - riporta nei dettagli la lettera, perché sia individuato senza difficoltà il bersaglio - c'è uno stazionamento di nomadi, talvolta anche parzialmente privi di indumenti (donne in reggiseno e uomini in mutande) che preparano coperte e materassi per il riparo notturno sul marciapiede». Persone che non si limitano a bivaccare ma «bevono e disturbano i cittadini che rientrano a casa la sera, in particolare le donne, impedendo il libero accesso al cancello». Non bastasse, lasciano sul marciapiede e tra le auto parcheggiate in via Caretto «escrementi, cartoni, pattume, materassi».
Una situazione di degrado, scrivono i condomini, che è stata segnalata più volte ai vigili per un pronto intervento ma senza effetti, e «ogni sera l'accampamento dei nomadi è sempre più numeroso». Se il pattume disturba, i residenti sono più allarmati per il rischio sicurezza. Chiedono dunque al sindaco di intervenire «con urgenza» e prima che «si possa verificare, con la presenza scomoda di questa gente, qualche fattaccio a difesa di eventuale persona disturbata». Una richiesta che vale anche come diffida «ai sensi del codice penale, ritenendo l'intervento un atto dovuto».
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