Maria Sorbi
«Se il Governo si aspetta che sia la Regione Lombardia a mettere i soldi, si sbaglia di grosso». L'assessore lombardo ad Expo Francesca Brianza lo dice in modo netto. E parla a nome di tutta la squadra di Maroni. La giunta lombarda si riunirà questa mattina per decidere il da farsi ma nessuno vuole mettere una pezza a una mancanza di Roma.
A meno che il premier Renzi non conceda i famosi 10 miliardi di euro più volte chiesti da Maroni. O che gli 8 milioni mancanti confluiscano nel patto per la Lombardia.
«Al momento da Renzi sono arrivate solo parole. Il premier ha stufato con le sue sparate».
Regione Lombardia cosa può fare per non far naufragare il progetto del campus e del dopo Expo?
«Noi in quel progetto ci abbiamo sempre creduto molto e continuiamo a crederci. Ma non possiamo, né vogliamo, sostituirci al governo».
Vi aspettavate questo dietrofront sulle risorse?
«A giudicare dalle promesse di Renzi e del ministro Martina, ci aspettavamo tutto i contrario. L'atteggiamento del governo è inaccettabile. Il premier ha preso impegni ben precisi, sbandierandoli più volte ai quattro venti. Questo ennesimo dietrofront è l'emblema della politica dell'esecutivo Renzi che promette e non mantiene, prendendosi gioco dei cittadini». Secondo lei può essere la vigilia di un fallimento del post Expo?
«L'atteggiamento di Renzi rischia non solo di far fallire la società Expo ma anche di mandare in fumo il progetto di riqualificazione dell'area. Siamo obbiettivamente molto preoccupati».
Regione Lombardia ha investito parecchio.
«Anche nell'ultima assemblea dei liquidatori alla fine di luglio abbiamo detto che eravamo pronti a mettere la nostra quota. Regione Lombardia ha sempre fatto il suo».
Se realmente dovessero essere cancellate le risorse, perderebbe di senso anche il fast post Expo, cioè la fase intermedia tra la chiusura del sito e l'avvio del nuovo progetto?
«Per il 2016 la Lombardia ha investito 50 milioni per le attività e le varie iniziative ludiche e sportive da
realizzare sul sito Expo. Ma abbiamo fatto questo sforzo per mantenere viva l'area e non farle perdere appeal. Certo è che, se dovesse sfumare il progetto del campus e del polo tecnologico, allora tutto perderebbe di senso».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.