Appena il tempo di pranzare, dopo la convention di Giuseppe Sala al Piccolo Teatro, e subito arrivano le reazioni piccate di Pierfrancesco Majorino. «Bisogna capire qual è la sintesi e tra chi. Io, ad esempio, la sintesi con gli amici di Formigoni non la voglio fare, quindi dipende chi sono gli interlocutori rispetto a cui si vuole fare sintesi» attacca lo sfidante alle primarie, rispondendo alle affermazioni di Sala secondo cui lui sarebbe l'unico candidato che è in grado di fare sintesi tra le varie forze. «Suggerirei ai candidati di non continuare ad autoproclamarsi come gli eredi al trono, ma di misurarsi in città col consenso. Io credo che lapartita delle primarie sia apertissima», lancia il guanto della sfida Majorino.Ancora qualche ora e arriva anche la reazione di Francesca Balzani. «È evidente che non è l'unico candidato che garantisce al centrosinistra il successo alle elezioni» attacca la vicesindaco. Non si ferma qui: «Saranno dunque primarie belle e aperte. Anche gli incontri con i cittadini mi stanno confermando di poter rappresentare efficacemente il futuro della città in coerenza con questi anni di amministrazione Pisapia». Né l'uno né l'altra dei principali sfidanti del manager Expo si sono arresi alla sua vittoria. E così sulle primarie, come sempre, rimane un'incognita grande come quella che aleggiava sulla disfida tra Giuliano Pisapia, Stefano Boeri e Valerio Onida alle primarie del 2010. Si sbilancia invece il già candidato alla presidente della Regione, Umberto Ambrosoli: «Al di là di quello che dicono i sondaggi, abbiamo avuto la prova reale del consenso in crescita attorno a Beppe Sala. C'è una sensazione diffusa. Chiunque partecipi agli eventi di questa campagna per le primarie si rende conto che la pacata concretezza rassicurante di Sala sta facendo breccia».Nel dibattito si inserisce anche il candidato Corrado Passera, che definisce «deludente» l'intervento del manager Expo: «Il discorso di Sala dimostra che non ha un programma e nessuna risposta concreta alle due priorità dei milanesi che sono sicurezza e lavoro». Un commmento duro. «È stato un discorso senza cuore, che si è concluso con votate me perché ho più possibilità di vittoria, ma non si è sentito nulla di veramente concreto: tante suggestioni, ma non ha mai detto come intende realizzarle, né con quali risorse». Passera sottolinea la «totale continuità con la giunta Pisapia che su temi come la sicurezza non ha fatto nulla». E conclude: «L'unico argomento che ha lasciato qualche traccia è stato quello della riapertura dei Navigli, un'idea che era nel suo libro scritto due anni fa.
Oltre tutto, quando era commissario Expo con poteri speciali e si è trovato un'opera completamente finanziata, non è riuscito a realizzare la via d'acqua sud: sarebbe interessante capire come riuscirà a realizzare la riapertura dei Navigli da sindaco e senza la copertura economica già a disposizione».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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