Il nonno violenta le nipoti come aveva fatto con la figlia

Il nonno violenta le nipoti come aveva fatto con la figlia

È bastata la confessione di una ragazzina di 12 anni molestata dal nonno, per innescare una drammatica spirale di ricordi. La sorellina conferma di essere stata la prima vittima, la madre rimuove il blocco che le impediva di rammentare le «attenzioni» ricevute dal padre, sua cugina racconta delle lunghe mani dello zio. Una tragedia che però nessuno ha voluto tenere segreta. Le vittime hanno trovato il coraggio di rivolgersi ai carabinieri e l'altro l'«orco» è stato arrestato. Anche se il magistrato ha evitato all'anziano l'onta del carcere, virando sugli arresti domiciliari. Ma le indagini continuano perché l'altro figlio del «mostro» ha due bimbe, che saranno ora sentite per scoprire eventuali altre violenze.
Una vicenda terribile, maturata però non in qualche squallido casermone di periferia, ma nell'agiato modo borghese di stimati professionisti. Il nonno, 69 anni, è un ex imprenditore ora in pensione, la figlia, 44, una stimata ricercatrice e il marito, 45, consulente aziendale di successo. I due coniugi hanno due ragazzine, che chiameremo Francesca, 17 anni, e Martina, 14. Lo scorso agosto entrambi sono all'estero per lavoro e affidano per una settimana la più piccola ai nonni. Al loro ritorno, Martina prende il discorso alla larga, dicendo che il nonno le ha dato dell'antipatica. Una parola che inizia a martellare nella testa della mamma, anche lei l'ha infatti sentita nell'infanzia. Parla con la cugina che racconta come furono proprio le morbose «attenzioni» dello zio a tenerla lontana dalla sua casa.
Alla fine la donna rimuove il blocco e ricorda le carezze del padre e capisce come anche la figlia ne sia stata vittima. «Il nonno mi faceva sedere sulle sue ginocchia - è il drammatico racconto - mi accarezzava e mi baciava sul collo mentre io sentivo la sua eccitazione». Ma a questo punto c'è da capire se sia capitata la stessa cosa a Francesca: «Si, nonno si è comportato così anche con me, ma non te l'ho mai detto mamma perché temevo di ferirti». Ma non è finita, ci sono ancora possibili vittime: le due figlie del fratello. Ne parlano e l'uomo ricorda un episodio allora sottovalutato: sua figlia un giorno si sfilò le mutandine dicendo: «Nonno vuoi vedere la mia cosina?».
Un incubo, che molti avrebbero con ogni probabilità tenuto come un terribile segreto da custodire nello strettissimo ambito famigliare. Invece con grande coraggio si presentano dai carabinieri. Tutte le parti vengono sentite, la piccola con il sostegno di uno psicologo. Le dichiarazioni sono univoche e convergenti, i militari si presentano dal nonno che nega tutto: «Solo fantasie di menti malate».

Non gli credono, il magistrato firma il mandato d'arresto, anche se concede i domiciliari. Ma non è finita. C'è quel famoso episodio della bimba che si alza il gonnellino da chiarire. Sia lei che la sorellina verranno presto sentite per capire se l'orco abbia allungato le mani anche su di loro.

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