Notte di "Beatlesmania" al Castello con la Verdi

Carrellata di brani arrangiati per orchestra domani sera allo Sforzesco: dirige Marziliano

Notte di "Beatlesmania" al Castello con la Verdi

Al di là del fatto che ascoltare le canzoni dei Beatles a quasi sessant'anni di distanza è sempre un piacere - questi inglesi sono stati tra i rivoluzionari assoluti del pop-rock - c'è il fatto che la loro musica si presta sempre a creare nuovi spunti, elaborazioni, rivisitazioni. Fra le schiere dei musicisti in campo per questo repertorio nel ruolo di arrangiatore c'è pure Gill Townend, che ha preparato per grande orchestra i pezzi dei ragazzi di Liverpool.

Una trentina di brani verrà eseguito dall'Orchestra Verdi domani alla rassegna «Estate Sforzesca» del Comune di Milano. Il concerto della serata - terzo appuntamento della manifestazione - vede sul podio Gianni Marziliano, un violoncellista nella compagine già 2017 che ha lavorato sotto la direzione di alcuni dei più grandi maestri della bacchetta, come Giulini, Muti e Chailly. E che come tale ora si cimenta pure con la direzione. Marziliano, per l'evento orchestral-canoro, potrà contare sulla presenza di tutto rispetto di Lucina Scarpolini, classe '91, la voce. La compagine al pubblico proporrà una scaletta che comprende alcuni dei brani più famosi dei Beatles: da All you neetd is love a Penny Lane, fino a Hey Jude e She loves you per fare alcuni esempi. In pratica tutte quelle più ascoltate e francamente tra le più belle. Una bella occasione d'arte e divertimento.

Tutti conoscono le canzoni dei Beatles; in tanti le hanno cantate, suonate, arrangiate, vissute, immaginando di essere sul palco insieme a John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr, i mitici fab four. Il quartetto non solo ha rivoluzionato la musica pop, ma anche influenzato milioni di giovani nel mondo, lasciando il segno nella cultura pop del Novecento. Un successo, quello delle loro canzoni, che rimane intatto a quarant'anni dallo scioglimento del gruppo. Perché la «Beatles mania» attraversa le generazioni, ricreando ogni volta la magia di un evento collettivo. Non solo pop-rock, però, dalla Verdi in «trasferta» al Castello Sforzesco.

L'Orchestra sinfonica «Giuseppe Verdi» non dimentica la sua vocazione originaria, proponendo l'8 luglio i «Greatest Hits» del grande repertorio classico, brani che tutti hanno ascoltato almeno una volta nella vita e resi celebri anche dalla tv e dalla pubblicità, con il maestro Maurizio Billi sul podio. Il jazz è protagonista di una serata molto particolare, il 12 luglio, con la suite dallo «Schiaccianoci» di Ciaikovskij nella versione di Duke Ellington e la grande musica di George Gershwin. A dirigere per l'occasione sarà lo spagnolo José Antonio Montaño. Ospite d'eccezione al pianoforte, Luca Buratto, giovane milanese con già alle spalle un nutrito curriculum internazionale.

Gran finale il 14, con l'Orchestra e l'ensemble laBarocca dirette da Ruben Jais, che si alterneranno sul palcoscenico, per un grande incontro tra la Venezia barocca e la Buenos Aires del tango argentino proponendo le Quattro stagioni di Antonio Vivaldi e le Cuatro Estaciones Porteñas composte da Astor Piazzolla.

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