Cronaca locale

«Nuove storie»: l'Elfo porta in scena la famiglia

Sette drammaturgie inedite da domani al 20 maggio sul palcoscenico di corso Buenos Aires

Marta Calcagno Baldini

Inventare una nuova storia da raccontare oggi, nel 2018, non significa solo osservare con occhi attenti una società in continuo cambiamento, ma anche saper reinventare tecniche tradizionali per restituirla al pubblico in maniera efficace. È ciò che presuppone il festival «Nuove storie», da domani al 20 maggio al Teatro Elfo Puccini: sette drammaturgie inedite scritte e prodotte da altrettanti giovani artisti e compagnie indipendenti della scena teatrale italiana, proposte per più di 20 giorni nella Sala Bausch del teatro in corso Buenos Aires 33. «Gli spettacoli cambiano ogni tre giorni, non sarà facile comunicare quali drammaturgie saranno in scena di volta in volta» dice Francesco Frongia, ideatore della rassegna nata sette anni fa e da oggi nuovo direttore unico. Il tema è la famiglia.

Un argomento ampio e ricco di sfumature, che si riflettono nelle drammaturgie inventate e nelle diverse tecniche utilizzate. Ecco quindi che Malagrazia (da domani a domenica), porta in scena la capacità umana di resistere alla catastrofe: due bambini, fratelli, orfani, chiusi in uno spazio in cui giocano e vivono, cercano di reinventare la propria storia famigliare, ne indagano le cause della fine, e lo fanno per resistere e rinascere. Maledetta metropoli (2-4 maggio), vietato ai minori di 14 anni, è una reinterpretazione contemporanea delle marionette. Fabio Modesti è autore, ideatore e regista di uno spettacolo che si definisce «una commedia dell'arte modernista in miniatura»: in una sterminata città dell'illusione si consuma il «radiotrauma» di burattini mossi da una partitura registica, scandita da suoni e ritmi.

Se Sabat Mater (5-7 maggio) dei The Baby Walk è il secondo capitolo di una trilogia sull'identità dove Laura Marinoni è la madre (in video) da cui l'interprete deve emanciparsi, Le vacanze dei signori Lagonia (8-10 maggio) è il racconto di un matrimonio di quarant'anni da parte dei Teatrodilina, un gruppo che viene da esperienze diverse unito per condividere un'unica idea di teatro. Kronoteatro (11-13 maggio) con Cannibali affronta il tema del potere, mentre Bandierine al vento (15-17 maggio) del tedesco Philipp Löhle, interpretato dalla compagnia Evoé, è una commedia pop che tratta il connubio tra società ed economia, economia e famiglia, società e famiglia.

Infine Emiliano Brioschi per lo spettacolo XY (18-20 maggio) ha chiesto a tre autori di scrivere per lui un trittico sulle difficoltà di essere o non essere padri al giorno d'oggi.

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