Il faccia a faccia tra il sindaco Giuliano Pisapia e Mario Monti slitta a oggi, magari dopo linaugurazione del Vodafone Village. «Può darsi che il meccanismo di Expo, soprattutto per la sensibilità delle autorità regionali, provinciali e comunali, richieda qualche messa a punto», ha detto ieri diplomatico il premier ospite donore alla cena della Fondazione Italia-Cina di Cesare Romiti per raccogliere fondi per i terremotati e a cui hanno partecipato anche il governatore Roberto Formigoni e il presidente Guido Podestà. Ma ha confermato limportanza dellevento e limpegno per realizzarlo. «Per me e per il ministro degli Esteri - ha spiegato Monti - è un piacere in ogni incontro internazionale sollecitare lattenzione su Expo». Primo effetto delle dimissioni di Pisapia dallincarico di commissario straordinario. Per il quale sembra già pronto Giuseppe Sala, lamministratore delegato della società che ieri ha finalmente fatto il suo passo avanti. «Credo - ha detto - di aver dimostrato che non sono uno che si tira indietro. Se mi chiedete la mia onesta preferenza, è perché ci sia una figura che mi aiuti. Altrimenti avrei il coraggio di dire: Sì, va bene. Lo faccio io». Perché Sala ricorda ancora che di tempo ce nè poco. «Non perderò occasione per stressare ogni giorno sul fatto che cè bisogno di un commissario per agosto». Una decisione che spetta al governo. «La richiesta che posso fare a Monti - scherzava ieri Pisapia - è come sta lui e come sta sua moglie». Le diplomazie sono al lavoro. Perché se a Pisapia piace la nomina di Sala («la persona giusta al posto giusto»), non altrettanto si può dire per altri ambienti ben rappresentati nel cda che vedono con un certo dispetto uneccessiva concentrazione di poteri. «La stessa persona - laccusa - da ad di Expo firmerebbe i contratti e da commissario straordinario le deroghe».
Ieri, intanto, laumento di capitale di Arexpo, la società creata dalla Regione per comperare i terreni: 92 milioni di euro e lingresso come nuovi soci, accanto alla Regione (34,67%), di Comune (34,67%), Fondazione Fiera (2%), Provincia (2%) e Comune di Rho (1%). Con Pisapia che ieri ha annunciato che «i periti del tribunale di Milano hanno certificato una valutazione delle aree di almeno il 15 per cento in più di quanto speso da Arexpo per lacquisto». Mentre la giunta approvava «Milano 2015 City operations», i progetti (11 obbligatori e 7 qualificanti) per predisporre la città allevento. Magari guardando allincontro mondiale delle famiglie appena ospitato con la messa da un milione di fedeli celebrata da Papa Benedetto XVI. E così ai singoli assessorati sono stati assegnati i compiti a casa. Fra i progetti considerati obbligatori, ci sono accessibilità e trasporti che si tradurranno in un potenziamento della centrale operativa del traffico, la preparazione della segnaletica stradale, laumento della frequenza delle corse della metropolitana, gli interventi per rendere più facile laccessibilità ai disabili. Ma sono obbligatori anche la formazione degli operatori, un centro di coordinamento cittadino, un piano per la pulizia delle strade e la gestione dei rifiuti, un palinsesto di eventi sportivi e culturali e soprattutto la preparazione dei volontari. Perché lExpo attirerà oltre 20 milioni di visitatori sparsi in un periodo lungo sei mesi.
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