Il sindaco non ha ancora fatto outing. É l'ospite più desiderato dal popolo gay che sfilerà oggi in corteo per il Pride 2013. Ma Giuliano Pisapia ancora ieri ha mantenuto il riserbo. «Io alla parata? Sabato vedrete» non si è sbilanciato nei giorni corsi, e in effetti solo oggi si saprà se sfilerà tra carri arcobaleno e transgender. Una scelta evidentemente imbarazzante, visto che l'ala cattolica del Pd non vede di buon occhio l'iniziativa anche se ha digerito la concessione del patrocinio del Comune. A rappresentare Palazzo Marino ci saranno di sicuro gli assessori Pierfrancesco Majorino e Piefrancesco Maran, la capogruppo della Sinistra x Pisapia Anita Sonego, il consiglieri di Sel Luca Gibillini, i Pd Carlo Monguzzi ed Emanuele Lazzarini. Ma la truppa dovrebbe allungarsi. Aderisce «e partecipa con convinzione» la Cgil e nei giorni scorsi anche i 5 Stelle hanno inviato un comunicato di pieno appoggio alla sfilata. Anche se si conteranno solo oggi tutti quei politici che si battono nelle aule per i diritti omosessuali ma poi preferiscono il mare alla piazza.
Il programma: il concentramento per il corteo inizierà in piazza Duca d'Aosta alle ore 16. La partenza è fissata una mezz'ora dopo. In testa al corteo ci sarà l'unico veicolo a motore. La parata si snoderà per le vie Vitruvio, Settembrini, Doria e lungo tutto corso Buenos Aires. Dopo l'incrocio con viale Tunisia la manifestazione diverrà stanziale, con gli stand realizzati da alcuni club, e fino alle 20.30 si alterneranno gli interventi dal palco delle autorità invitate all'iniziativa e dai rappresentanti delle associazioni gay, intervallate da musica, esibizione di artisti di strada e saltimbanchi. C'è anche un balletto flash-mob che gli organizzatori hanno cercato di insegnare con un video sul sito ufficiale, i partecipanti dovrebbero scatenarsi all'ingresso di Porta Venezia. C'è anche la tesserina per avere sconti al bar temporaneo della manifestazione e in altri esercizi della zona. Scaricando la Pride Milano Card dal sito si ha diritto alle promozioni nei negozi convenzionati. «Più di settanta esercizi commerciali della zona di Porta Venezia hanno dato fiducia a questa edizione del Pride che nasce dal progetto di candidare la nostra città all'Europride 2015 (assegnato però a Riga, ndr.)» afferma il presidente di Arcigay Milano Marco Mori.
Più numerosi in realtà sembrano i commercianti che hanno digerito mal volentieri la chiusura di un pezzo di Buenos Aires per la parata arcobaleno. «Un corteo che è offensivo per la stessa comunità gay - attacca il capogruppo di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato -: durante questa marcia molti di loro si esibiscono in performance che ridicolizzano l'identità omosessuale, rappresentando l'appartenenza gay come una carnevalata». E ribadisce che la manifestazione «penalizza anche i commercianti, una parte rilevante di corso Buenos Aires e tutta Porta Venezia verrà bloccata. Il traffico di tutta la zona tra la Centrale e Viale Abruzzi o Premuda sarà sconvolto».
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