Ogni euro degli sponsor in periferia

(...) ad investire a progettare sono i privati. Che è ovvio che investano in centro. Perchè rende di più e perchè il ritorno in termini di d'immagine è maggiore. Ma anche perchè negli anni passati le periferie sono sempre state viste un po' come non luoghi, come magazzini dove ammassare ciò che non piace che stanno al di là dell'autostrada, del ponte, della ferrovia...Pochi giorni fa è stato presentato il nuovo progetto di riqualificazione di piazza Castello. Una storia infinita cominciata tanti anni fa con l' amministrazione Moratti che partì con i lavori di una pista ciclabile di cui a tutt'oggi non si comprende bene la necessità e che sarebbe stata sicuramente più utile in qualche altro quartiere della città, continuata con le polemiche sull'isola pedonale voluta dalla giunta Pisapia nonostante le proteste di tutti e finita (ma non è detto) con il dibattito urbanistico sul senso ultimo di una tensostruttura un po' triste che è stata per un bel po' il biglietto da visita di Expo. Il nuovo piano di intervento dovrebbe mettere ordine in un piazza che è un bel (si fa per dire) pasticcio urbanistico con i rimasugli di una serie di progetti che si sono accavallati negli anni e hanno lasciato il segno.

Ancora un volta una grande riqualificazione riparte dal centro e anche se come pare tra oneri di urbanizzazione e sponsor il Comune non spenderà un euro la domanda sorge spontanea: ma tutti i soldi risparmiati e non spesi non si potrebbero allora destinare nei quartieri che salotti non sono, ma a volte neanche tinelli o ripostigli? Antonio Ruzzo

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