Un gemellaggio tra il calcio e lo sci, tutto fa gioco per portare a casa le Olimpiadi invernali del 2026 ed ecco che ogni giorno l'Italia prova a calare un asso. Dopo la conferma che per il voto di lunedì a Losanna arriverà il premier Giuseppe Conte, ieri si è saputo che della folta delegazione farà parte anche l'ex ct della Nazionale Marcello Lippi, ora commissario tecnico della Cina. Una strizzata d'occhio dunque ai membri Cio che arrivano dall'oriente. E in rappresentanza del mondo del calcio saranno presenti anche il presidente del Milan Paolo Scaroni e dell'Inter Steven Zhang, anche perchè in caso di vittoria la cerimonia di apertura si terrebbe allo stadio di San Siro. Della delegazione faranno parte 66 Medaglie olimpiche, da Sofia Goggia ad Arianna Fontana, Aldo Montano, Alberto Tomba detto «la Bomba».
Meno tre al giorno x e ieri il presidente del Coni Giovanni Malagò ha proseguito a Losanna l'attività diplomatica per convincere i membri Cio ancora indecisi.
I bookmakers continuano a dare l'Italia favorita sulla Svezia ma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti invita ad un «cauto ottimismo» e ammette che «come spesso capita in questi casi, le partite decisive si giocheranno nelle notti tra sabato e domenica e domenica e lunedì». Cala e gesso insomma. «Ogni volta che si parla con qualcuno c'è la promessa del voto - sottolinea Giorgetti - ma i numeri sono tutti ballerini. Ci saremo io e conte e il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Noi ci giochiamo le nostre carte e la sfidante Stoccolma-Aare le proprie, ma con un fair play evidentemente poco olimpico». Nei giorni scorsi il comitato svedese ha inviato una lettera a tutti i membri del Cio sminuendo il dossier made in Italy.
Anche il governatore Attilio Fontana sottolinea il «segnale importante» della presenza di Conte. Il governo ha dato l'appoggio ai Giochi solo a inizio aprile e dopo forti pressing da parte delle istituzioni locali e l'assenza del presidente del Consiglio sarebbe stata un boomerang, così invece si rafforza la garanzia di un'unità di intenti.
«Significa - rimarca Fontana - che non è la Lombardia o il Veneto, o Milano e Cortina, ma è l'Italia a chiedere le Olimpiadi. Abbiamo tutto il sistema Paese alle nostre spalle, e gran parte dei cittadini, i sondaggi che sono stati fatti parlano chiaro, vuole che si svolgano qui. Adesso tutto è nella mani del Cio».ChiCa
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