Omicidio a Quarto Oggiaro, l'omertà è legge

Omicidio a Quarto Oggiaro, l'omertà è legge

Vaga un po' al buio la squadra mobile nelle indagini a Quarto Oggiaro. Il quartiere ha un rapporto tutto suo con la polizia, ce l'ha sempre avuto. E se al commissariato locale di via Satta molti malavitosi o parenti di balordi sono di casa e vanno pure a confidarsi, è altrettanto vero che qui la gente non vuole proprio saperne di rapportarsi con «sbirri» che non conosce e che non si sono conquistati la fiducia con anni di frequentazione assidua. E allora se in questura, alla Omicidi, sostengono che Leo Jesus Guzman Cruz, il povero peruviano 21enne accoltellato e ucciso domenica sera in via Renato Simoni da un filippino per non avergli offerto da bere come invece l'altro gli chiedeva insistentemente, non conosceva il suo assassino, va aggiunto che vittima e carnefice sono entrambi residenti nel quartiere. E che, senza scomodare come si era già detto, le pandillas, chi ha visto qualcosa e c'era di certo non parla con gli investigatori, non va a dire «io ero lì, quel tizio lo conosco da una vita, è parente di quell'altro, potrebbe essersi rifugiato lì».

Si sa, il sabato sera, per certa gioventù, sbronzarsi è d'obbligo. Tuttavia se i sudamericani (è noto) ci vanno giù duro con le birre, c'è anche chi esagera davvero e poi si riduce al punto da commettere un omicidio, suscitando il biasimo generale, stigmatizzato come esempio da non seguire. Perché nemmeno a Quarto Oggiaro la vita si butta via per una lattina in più o in meno

Quindi è tra il mondo giovanile italiano che gli investigatori devono cercare. I ragazzi si parlano tra loro, si conoscono. Se Leo Jesus andava lì a incontrarsi con gli amici e a bere, chi l'ha ucciso non poteva abitare dall'altra parte della città. E forse mal sopportava la «supremazia» dei ragazzotti sudamericani. Che per avergli rivolto una parola in più, rifiutandogli la birra che chiedeva, sono finiti uno al camposanto e altri due in ospedale.

Uno dei due feriti resta ricoverato in prognosi riservata, anche se non è in pericolo di vita. L'altro peruviano, che ha ferite meno gravi, è già stato ascoltato ieri dagli inquirenti. E non è un caso che ancora non sia venuto fuori il nome dell'assassino.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica