Quaranta gradi. E' la temperatura shock che il corpo avvertirà domenica e lunedì a Milano. L'aria del Sahara che si propaga nell'intero Continente qui farà salire la colonnina del termometro fino al record di trentasette gradi, che a causa dell'elevata umidità della pianura Padana daranno la sensazione di almeno tre o quattro gradi in più.
I giorni di luglio fino ad ora si sono susseguiti con temperature nella media stagionale, ma si chiuderanno con il solleone. Milano diventa una specie di bollitore: turisti e milanesi rimasti in città dovranno fare attenzione ad applicare le buone regole per salvarsi dal morso del deserto. Mordere tanta frutta farà sicuramente bene, soprattutto meloni, cocomeri e mirtilli. Come riconoscere il malessere causato dal caldo? Mal di testa, arsura, sensazione d'eccessiva debolezza sono i primi sintomi che devono mettere in guardia per prevenire situazioni spiacevoli. Abiti leggeri e soprattutto in fibre naturali, come cotone e lino, infondono una sensazione di freschezza e se il sole infastidisce in eccesso imparare dai giapponesi non fa certo male: aprite qualche ombrellino, oggetto che non ripara solo dalla pioggia ma anche dai raggi solari.
Non farsi tentare in eccesso dal condizionatore. Gli interni vanno rinfrescati non ghiacciati, affinché l'esagerata differenza di temperatura tra l'interno e l'esterno non sia foriera di malessere. E' sano bere acqua, almeno due litri e mezzo al giorno, ma anche bagnarsi nelle fontane viso e polsi, oltre che nebulizzarla sul corpo. Visto che siamo nel deserto, usiamo gli stessi accorgimenti delle popolazioni sahariane, una delle quali è quella di bere tè, soprattutto verde.
Con una fine di luglio del genere applicate il detto: un melone al giorno toglie il medico di torno. Una buona quantità di liquidi e la presenza di calcio, fosforo, magnesio e potassio fanno di questo frutto un alleato contro la disidratazione da calura. Anche proteggersi dagli insetti sgradevoli in modo giusto è importante, usando retine e non abusando invece di prodotti chimici che possono diventare tossici.
Il bollore allarmante dovrebbe spegnersi con martedì, quando i temporali sulle Alpi faranno confluire ondate d'aria fresca anche in pianura e le temperature dovrebbero ritornare tra i trentuno e i trentadue gradi che sono più sopportabili.
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