Cronaca locale

Ora i teatri "entrano" in casa coi (loro) spettacoli più belli

Il Parenti ripropone "Il malato immaginario", la regia è firmata Shammah. Dal Piccolo le "Bestie" della Dante

Non si può andare a teatro, le sale sono chiuse. Ma il teatro, dimostrando che sa stare al passo con i tempi, adesso viene a casa. Non con gli attori in carne e ossa ovviamente, a sudare e respirare nel tinello, ma attraverso la Rete, diventata più che mai - causa Coronavirus - l'agorà mondiale dove discutere, imparare, divertirsi. Stando a casa possiamo rivedere gli spettacoli più belli e più importanti, che sono stati prodotti da teatri d'alto lignaggio culturale. Vediamo alcune della sale in questione.

Cominciamo dal Franco Parenti, diretto da Andrée Ruth Shammah, che ha lottato come una leonessa per restare aperta, quando la pandemia non sembrava così maligna come poi si è visto. Nel programma #CasaParenti, sul canale YouTube del Pierlombardo, dal 28 marzo si può gustare «Il malato immaginario», con regia di Shammah, su traduzione di Cesare Garboli, protagonista il mitico Franco Parenti. Lo spettacolo da Molière andò in scena nella stagione 1980-1981, con musiche di Paolo Ciarchi e scenografie di Maurizio Fercioni. Siccome teatro è anche ascoltare lezioni magistrali - genere che ha sempre più successo -, il Parenti mette su YouTube (dal 30 marzo) la lectio di Zygmunt Bauman, ospitata in sala il 5 febbraio 2015: occasione speciale per scoprire o riscoprire il filosofo che ha introdotto, nel pensiero contemporaneo, il concetto inafferrabile della «liquidità», la quale pervade ogni campo, dai sentimenti all'economia. Dal Parenti attivano anche interviste (di Shammah a Filippo Timi, e viceversa), oltre alle Pillole della direttrice, pubblicate ogni sera alle 21.

Il Piccolo Teatro si autodeclina sul web, con Piccolo@Home. Ha cominciato con la versione integrale de «Il miracolo della cena» con Sonia Bergamasco, nella registrazione di Piccolo Tv. Lo spettacolo, sulla figura di Fernanda Wittgens, prima soprintendente di Brera, ha aperto la strada alla pubblicazione di brani di spettacoli, prove, interviste agli artisti e approfondimenti del teatro diretto da Sergio Escobar. Ogni giorno, sul sito del Piccolo, viene annunciato ciò che si può vedere o rivedere. Ci sono brani da «Le voci di dentro» (con Toni Servillo); «Bestie di scena», con regia di Emma Dante; «Pinocchio» di Antonio Latella; produzioni internazionali quali le opere di Slava, Fabre, Mnouchkine; pezzi dal ciclo «Ulissi: viaggio nelle Odissee», con Marco Paolini, Moni Ovadia, Massimo Popolizio, Guido Ceronetti, Vinicio Capossela.

Dal 26 marzo, l'Elfo Puccini ha messo online i propri classici. Previsti tre titoli ogni settimana, sul sito www.elfo.org. I primi sono: «Atti osceni», una sorta di biografia legal-thriller intorno ad Oscar Wilde e ai suoi tre processi (regia di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia); segue «Una serie di stravaganti vicende», omaggio al genio gotico e noir di Edgar Allan Poe, sempre con firma Bruni-Frongia; si chiude il tris con «Dove sei, o Musa», viaggio tra 22 immortali sonetti di Shakespeare, messi in scena da Elena Russo Arman e accompagnati alla chitarra da Alessandra Novaga, su musiche di John Dowland.

Insomma, non sarà proprio come recarsi fisicamente a teatro e rinnovare un rito millenario, ma la forza delle scene tocca il cuore anche nelle ore più buie, quando siamo costretti a casa per evitare contagi e dobbiamo fare i conti con la noia e il senso di vuoto, oltre che con l'incertezza per il futuro.

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