Cronaca locale

Ora l'Arci dovrà risarcire oltre 200mila euro al Comune di Sesto San Giovanni

Il tribunale di Monza ha condannato l'Arci al risarcimento di 226mila euro per le bollette non pagate tra gli anni 2010 e 2017

Ora l'Arci dovrà risarcire oltre 200mila euro al Comune di Sesto San Giovanni

Al termine di una lunga diatriba, il tribunale di Monza ha condannato Arci a risarcire il Comune di Sesto San Giovanni per oltre 226.000 euro, ai quali devono aggiungersi 9.450 euro per le spese processuali sostenute per ottenere il pagamento delle spese per l'energia elettrica del Carroponte non pagate per gli anni 2010-2017. Il tribunale, nel considerare tutte le opposizioni portate dall'Arci a processo, ha giudicato inattendibili le ricostruzioni effettuate dall'associazione, condannandola al pagamento.

"Dopo aver vinto le cause con Anpi e Fondazione Arca, ecco anche la vittoria in tribunale con Arci, che guarda caso godeva di un trattamento di favore da parte delle precedenti amministrazioni", ha commentato il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano. La sua giunta è subentrata alla precedente a maggioranza centrosinistra e fin dalle prime settimane di lavoro,è emerso che qualcosa non quadrava nei bilanci di gestione del Carroponte. "Avevamo scoperto che per la gestione del Carroponte Arci pagava solo 10.000 euro all’anno e che le bollette relative all’energia elettrica venivano anticipate dal Comune e mai richieste alla stessa Arci", ha spiegato ancora il sindaco, mettendo in evidenza una condotta non particolarmente cristallina nei confronti della popolazione sestese.

A quel punto, l'amministrazione ha deciso di sollevare l'Arci dalla gestione del Carroponte e di affidarla mediante regolare bando con formula della migliore offerta. Il bando è stato vinto dalla società Hub music factory nel 2018 per 165.000 euro. "Abbiamo garantito il rispetto delle regole e la trasparenza delle procedure: mentre la sinistra faceva regali con i soldi dei cittadini, noi abbiamo deciso di stroncare uno scandalo che la città non meritava. Questione di priorità diverse", ci ha tenuto a specificare Roberto Di Stefano, che oggi si dice soddisfatto per la decisione del tribunale di Monza, competente nella diatriba.

"Questa vicenda rappresenta l’ennesima dimostrazione di come la sinistra si sia servita del Comune di Sesto San Giovanni solo ed esclusivamente per i propri tornaconti personali. Non a caso abbiamo ereditato un ente sull’orlo del fallimento, con 26 milioni di buco di bilancio e 14 milioni non pagati ai fornitori", ha proseguito il sindaco, che nel corso del suo mandato ha anche "denunciato e smantellato il sistema dell’affittopoli sestese con annesse truffe ai danni del Comune".

Sono stati 5 anni intensi per la giunta di Roberto Di Stefano, finito spesso sotto il fuoco incrociato da parte della sinistra: "Chissà se dopo questa sentenza i soliti professionisti della disinformazione avranno ancora il coraggio di parlare di fake news".

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