Ora Majorino frena sui profughi: «Senza aiuti non ce la facciamo»

Ora Majorino frena sui profughi: «Senza aiuti non ce la facciamo»

Palazzo Marino entra in allarme per i profughi. Nelle prossime settimane si attendono molte persone, tanti bambini, che busseranno alla porta di Milano per scappare dall'Egitto e dalla Siria. E l'assessore alle politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, spiega che la città non è in grado di accogliere. Parole molto simili a quelle pronunciate dall'assessore regionale alla Sicurezza, la leghista Simona Bordonali. «Senza nuove risorse e la partecipazione di altri enti e Comuni della Provincia e della Regione non saremo in grado di affrontare un secondo massiccio arrivo di richiedenti asilo» ammette Majorino in versione insolitamente realpolitik.
Nel 2011 dalla Libia sono arrivati in Lombardia circa 3.600 richiedenti asilo con un picco a Milano di più di 350 persone e «lo scenario che si apre è di una emergenza simile con numeri comparabili se non addirittura superiori». Nei soli mesi di luglio e agosto sono giunti a Milano oltre 100 minori stranieri non accompagnati, il 40 per cento dei quali egiziani. Attualmente sono quasi 600 i minori seguiti nelle comunità senza che vi sia alcun sostegno da parte dello Stato: «Il finanziamento per la prima accoglienza dei minori stranieri non accompagnati è stato interrotto nel gennaio del 2012 senza previsioni di ulteriori interventi».


Lancia un appello al ministro, Angelino Alfano: «Confidiamo in una programmazione efficace e tempestiva da parte del ministero dell'Interno, affinché sia possibile avviare percorsi di accoglienza certi e supportati da sufficienti contributi». Replica il capogruppo della Lega a palazzo Marino Alessandro Morelli: «Majorino chieda i soldi alla Kyenge e ai compagni del Pd che hanno la responsabilità politica di quanto sta avvenendo sulle coste del meridione».

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