Ospedali aperti anche la sera. E poi il sabato e la domenica per abbattere le liste d'attesa e consentire a chi lavora di fare analisi, visite specialistiche e prestazioni diagnostiche senza dover chiedere ore di permesso o giornate di ferie. Già da oggi è possibile richiedere la prenotazione delle prestazioni «fuoriorario» dopo che la giunta regionale ha approvato l'operazione «Ambulatori aperti» che imita l'esperienza di altre regioni come il Veneto dell'altro governatore leghista Luca Zaia. Si parte con quattordici ospedali lombardi, uno per provincia mentre due saranno per Milano e Brescia. Sperimentazione fino al prossimo 31 luglio con orario prolungato fino alle 22 nei giorni feriali, il sabato fino alle 15 e la domenica mattina. Ciascuna delle strutture entro una settimana stabilirà quali servizi offrire ed entro una settimana via alle visite by night.
«Vediamo se il prolungamento degli orari è utile e viene sfruttato dai cittadini - ha detto il governatore Roberto Maroni - Dopo il 31 luglio valuteremo i risultati». Aggiungendo che «per legge non possiamo far riservare questi orari di visita ai soli lavoratori, ma possiamo fare un invito a utilizzarli in particolare per loro». Alla sperimentazione partecipano gli Istituti clinici di perfezionamento di Milano, l'Azienda ospedaliera di Legnano (Milano), quelle di Lodi, di Pavia, di Crema (Cremona), di Mantova, di Seriate (Bergamo), di Valtellina e Valchiavenna (Sondrio), di Lecco, di Vimercate e Desio (Monza e Brianza), di Como, di Varese e di Brescia. Per la provincia di Brescia il servizio sarà disponibile anche presso la Asl Valcamonica/Esine. Inevitabile, per Maroni, tornare sulle vicende giudiziarie di questi giorni. «Nonostante i problemi emersi sui quali voglio fare piena chiarezza, la sanità lombarda rappresenta un sistema d'eccellenza che funziona e che è in grado di fare anche questo».
Soddisfatto il capogruppo della Lega al Pirellone Massimiliano Romeo, primo firmatario di una mozione che chiedeva il prolungamento degli orari e che era poi stata approvata dal consiglio regionale.
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