Gli oratori lanciano la sfida: no ai telefonini nei centri estivi

Scuola finita, e le parrocchie mettono al bando bullismo e cellulari

Fra le «sirene» del virtuale e le minacce della «rete», l'educazione ai tempi della tecnologia è una missione quasi impossibile. Sarebbe proibitiva per le famiglie, sole e sempre più di corsa, ma per gli oratori è un'altra cosa. Gli oratori non temono la sfida dell'educazione e poi l'unione fa la forza. La Fondazione Carolina ha stretto una partnership con 1SAFE, una App per la sicurezza partecipata in rete con Comuni e forze di Polizia locale, uno strumento innovativo per segnalare e gestire eventuali casi di bullismo, anche e soprattutto nella sfera digitale, nelle mani (e negli smartphone) degli educatori e degli animatori degli oratori estivi. La sperimentazione è cominciata in 120 oratori tra Lombardia, Umbria e Puglia in occasione dei gruppi estivi, coinvolgendo circa 35mila ragazzi, oltre alle colonie estive della Fondazione Atm con altri mille giovani.

E da Pavia arriva una soluzione drastica al problema dell'uso pervasivo dei telefonini. Parroci ed educatori hanno deciso di dire basta, prescrivendo che i cellulari siano spenti, per liberare il gioco, la fantasia e il dialogo con gli altri.

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