Ore di attesa in Galleria per un «firmacopie» Tutti in coda per Saviano, oracolo di sinistra

La Milano progressista si mette in fila per il «sacerdote» dell'impegno civile

Alberto Giannoni

Ore in coda ad aspettare. Ma per mille milanesi deve esserne valsa la pena, visto il premio finale di tanta pazienza, un cimelio di grande valore morale: la firma di Roberto Saviano. L'appuntamento lo aveva lanciato lo stesso scrittore, via facebook. Prima due giorni fa. Poi ieri mattina aveva ricordato, sempre sul suo profilo: «Oggi pomeriggio alle 16 sarò a Milano alla Feltrinelli in piazza Duomo per incontrare i lettori. Vi aspetto». E si aspettano a lungo, Saviano e i suoi fan. La fila inizia due ore prima dell'evento e arriva fin quasi a Palazzo Marino. Una fila ovviamente paziente e tollerante, anche con chi, forse, cerca «scorciatoie». Il verbo «incontrare», a dire il vero, ha illuso e ora delude qualcuno. «Ha scritto incontro i lettori» fa presente una signora rivolta alle sue occasionali compagne di coda. «No, la presentazione vera e propria sarà fra qualche giorno» replica un'altra. «È marketing - assicura un signore con la barba e vestito di velluto - dice incontro così la gente viene e compra il libro». Gli annunci via microfono danno indicazioni per l'uscita con la copia. Un signore viene indirizzato verso le casse. Una moglie cerca lo scontrino. «E se qualcuno si è portato il libro da casa e l'aveva già comprato? Deve pagarlo un'altra volta?» dubbio sicuramente esagerato.

Fra impegno civile e fenomeno di marketing, quella di Saviano è ormai una figura sacerdotale di un mondo politico e culturale. E lo scrittore napoletano non fa niente per sottrarsi, coi romanzi, articoli e con «post», condivisi ogni giorno da migliaia di persone. Qui a Milano, in una freddo sabato pomeriggio, l'ambizione massima è stringergli la mano. Vicino alla scala c'è un banchetto di Emergency, poco distanti i libri di Umberto Veronesi. Questa non è una presentazione: «Saviano non apre bocca» spiegano all'ingresso della libreria. E in effetti trattasi solo di «firmacopie». Lo scrittore, insomma, si presta ad autografare ogni singola copia del suo ultimo libro, «La paranza dei bambini», uscito pochi giorni fa. Centinaia di firme, per una folla di ammiratori che la libreria deve smistare in un serpentone interno che si conclude con l'agognato incontro. «Una volta aveva il ghiaccio sulla mano e ogni tanto doveva fermarsi, da quante copie aveva firmato» garantisce una giovane estimatrice. Il tempo passa.

Una coppia finge di battibeccare affettuosamente: «Ci scade il parcheggio» dice lui. «Non capisce» sorride benevola lei, e commenta impietosa: «Se ci fosse stato Ibrahimovic...». E alle 18 Saviano posta il nuovo appuntamento: oggi alle 18.30 sarà a Pavia.

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