Oriana tenta il record della Manica

L'olimpionico di nuoto vuole battere il primato nazionale: Dover-Calais in 9 ore

Oriana tenta il record della Manica

Non è mai troppo tardi per un record a nuoto. Questo lo sa bene Andrea Oriana, nuotatore italiano. Classe 73, vanta 15 titoli italiani assoluti nella specialità delfino. Ha partecipato alle più importanti competizioni internazionali tra cui campionati europei (finalista Anversa 2001) e del mondo (Roma 1994 e Indianapolis 2004). Il risultato più importante della sua carriera è la partecipazione ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996. Sei primati italiani battuti. Ha chiuso la carriera agonistica nel 2004 con il primato di ben 12 titoli vinti nella specialità 200 farfalla. Ora coniuga la sua esperienza di atleta di alto livello con la motivazione, al servizio di sportivi, squadre e managers. «Avevo un buon ascendente sugli atleti. Riuscivo a caricarli e a motivarli, poi in un momento particolare della mia vita ho scoperto questa attività sulla preparazione mentale. Ho frequentato corsi sia in Italia sia all'estero. Do al cliente le armi per raggiungere l'obiettivo. È una conquista, sia per me che per loro» ha spiegato l'atleta.

«Un giorno mi sono chiesto quale fosse la cosa a farmi stare bene». Va da se che la risposta è stata nuotare. E infatti. «Perché allora non fare qualcosa fuori dal comune del tipo attraversare a nuoto la Manica?». Per chi fosse interessato ci sono due associazioni in Inghilterra, dove ogni anno arrivano decine di migliaia di richieste da tutto il mondo (quasi nulle invece dall'Italia). L'impresa si svolge da giugno a settembre, quando, in teoria, l'acqua è più calda (le correnti più calde si aggirano intorno a 16 gradi). Ad Andrea è toccata la settimana che va dal 18 al 25 agosto, con partenza alle 4.30 del mattino da Dover. E se la traversata viene soprannominata «l'Everest del nuoto» un motivo c'è. Nuotare per ore senza muta in acque fredde per una tratta lunga 40 km, certamente è un'impresa per pochi. «Il mio tentativo è battere il record italiano: 11 ore e 12. Io vorrei riuscirci in 9 ore e mezzo. Il rischio maggiore - ha chiarito Oriana - è l'ipotermia. Devi essere in grado di saper ascoltare il tuo corpo e capire quando sta per arrivare. Il brutto è quando, dopo le prime due ore, viene a mancare il grasso di foca e il corpo comincia a percepire i 13 gradi. Sto facendo lavori di ipnosi col mio collega Jimmi Fascina, che mi aiuta nella preparazione al freddo. L'allenatore, nonché direttore sportivo invece è Matteo Lugo, della Gestisport, una delle 10 società più importanti del nuoto».

Durante la traversata l'atleta verrà sempre seguito dalla barca scelta. L'equipaggio cercherà di mantenere la rotta tenendo presente le migliori correnti e l'assenza di navi e/o petroliere e, all'occorrenza, gli passerà il rifornimento necessario (previsto ogni 20-30 minuti data la significativa dispersione calorica). Infatti, oltre alla preparazione di tre ore al giorno, il nuotatore segue anche una dieta ricca di proteine e zuccheri. Per le prossime giornate Oriana sarà impegnato con la sua squadra di otto giovani nuotatori degli impianti di Bresso nei campionati giovanili nazionali a Riccione, iniziati ieri che termineranno mercoledì. «Presenzieremo ai Criteria giovanili nazionali di Riccione con 50 atleti, di cui 22 ragazze e 28 ragazzi, divisi per categoria.

Le ambizioni sono riposte maggiormente sul settore maschile dove abbiamo buone individualità con 5-6 nuotatori che saranno in grado di giocarsi un piazzamento sul podio. In ambito femminile abbiano 2-3 atlete che possono raggiungere l'obiettivo di una medaglia», ha aggiunto Giovanni Paiano, allenatore capo di Gestisport.

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