Un indice di gradimento in picchiata. Nella classifica dei sindaci più apprezzati dagli italiani nel 2015 (indagine Ipr, pubblicata ieri dal Sole 24 Ore) Giuliano Pisapia è precipitato al 67esimo posto. Nel 2012, quando la «rivoluzione arancione» era agli albori e Pisapia era misurato sulle aspettative più che sui fatti, veleggiava al decimo posto. Nel 2013 il sindaco delle tasse era già sceso al 54esimo posto e in un anno ha perso ancora 13 posizioni. Un crollo verticale che non sorprende il consigliere Fdi Riccardo De Corato: «Persino i suoi elettori sono delusi».
Ma la sua popolarità del sindaco è in grave picchiata anche tra gli alleati: nei corridoi di Palazzo Marino c'è un grande malumore dopo la recente pubblicazione del libro in cui spara a zero su Democratici, qualche assessore e sul presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo. Ed è scontro aperto ormai tra i consiglieri di Sel e della Sinistra x Pisapia. I bookmaker in piazza Scala danno per persa la delibera che dovrebbe avviare alla regolarizzazione del Laoncavallo. Una partita di Sel e del sindaco che deve fare i conti con un arbitro imparziale: Rizzo non cederà come in altri casi alla richiesta di contingentare i tempi del dibattito su Mm, e se non si vota questo non si passa al Leonka.
E da ieri, il nuovo terreno di sconto è A2a: Pd e Sel sono favorevoli all'ingresso di un investitore istituzionale (Cassa Depositi e Prestiti) anche con aumento di capitale e discesa dei Comuni di Milano e Brescia sotto il 50% del pacchetto. Contrario Rizzo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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