Ospedale fatto in dieci giorni ma il Pd rema contro Fontana

Opera in tempi record, però la sinistra va a testa bassa Lega-Fi: "Vuole nascondere così gli errori del governo"

Ospedale fatto in dieci giorni ma il Pd rema contro Fontana

Dieci giorni per realizzare un'opera che, in tempi normali, richiede anni. Un'impresa colossale il nuovo ospedale di Milano, realizzato su 24mila metri quadrati, di cui 400 dedicati ai servizi di diagnostica. Ieri sono stati completati i lavori nel padiglione 2, dove trovano posto 53 posti letto distribuiti in quattro moduli. Il 30 aprile si conteranno 205 letti. Una «diga contro l'emergenza» lo ha definito il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, presentandolo insieme al presidente della Fondazione Fiera Enrico Pazzali e a Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico che l'avrà in gestione.

È stato il giorno del «Padiglione del Policlinico in Fiera», ieri. Ma mentre al Portello si cominciava ad aprire - pur senza inaugurazioni festose - il più grande centro di terapia intensiva d'Italia, al Pirellone si è tornato ad accendere anche lo scontro politico sull'epidemia, e il centrodestra ha risposto compatto all'attacco del Pd. In tempi di emergenza, infatti, una strana concezione di unità nazionale ha preso piede a sinistra. Quella per cui non è possibile criticare il governo - impegnato a gestire una crisi gravissima - ma si può invece passare il tempo a contestare la Regione più esposta d'Italia, quella che al governo ha chiesto insistentemente azioni più decise e indicazioni a cui attenersi. È stato il consigliere Gianni Girelli a dar voce in Consiglio alla «smania di opposizione» del Pd. «Oggi nel mondo - ha detto - la Lombardia ha mostrato il fallimento della sua sanità. Siamo l'esempio da non seguire» ha attaccato, mentre il collega Pietro Bussolati, impegnato senza soste in questa azione di quotidiana contestazione, ha parlato di una «totale assenza di strategia».

A questa paradossale deriva ha replicato lo stesso presidente Fontana. Lo ha fatto prima alla presentazione del «Padiglione del Policlinico in Fiera» e poi in Consiglio, nel corso di una seduta che - sul modello seguito da Camera e Senato - è stata celebrata con modalità eccezionali, tanto che ogni gruppo è intervenuto con la metà dei suoi consiglieri, garantendo la presenza in aula di 41 componenti in proporzione ai gruppi. «La parte regionale ha funzionato in modo impeccabile», ha detto in Fiera il governatore, rispondendo a una domanda sui rapporti fra territorio e governo centrale. In Aula, poi, nel corso dell'aggiornamento sull'emergenza sanitaria, ha ribadito e spiegato meglio il concetto. «Mi stupisco che voi accusiate me di aver sottovalutato il problema - ha detto rivolto al Pd - mi accusavate di essere razzista quando chiedevo controlli su tutti coloro che tornavano dalla Cina ed eravate voi quelli che mi accusavano di sottovalutare i problema, quando sono stato sbeffeggiato con parole insolenti, perché avevo cercato di allertare la gente che questa non era una passeggiata di salute. Voi avete detto che ero la causa della perdita di credibilità del nostro Paese».

Ancor più esplicito il capogruppo della Lega Roberto Anelli. «In aula - ha detto - è accaduto quanto sta succedendo dall'inizio dell'emergenza, col Pd che va a caccia di streghe per nascondere le inefficienze, le lentezze, i gravissimi errori del Governo».

Altrettanto decisa la replica del capogruppo di Fi Gianluca Comazzi: «Non possiamo accettare attacchi gratuiti - ha concluso - da chi fino a ieri organizzava aperitivi e stigmatizzava il comportamento del governatore, che per primo ha compreso la gravità della situazione».

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