Scattare un'istantanea precisa è quasi impossibile, ma in media gli ospedali hanno tagliato il 60% dei posti letto. Chi più chi meno. Sui 4.121 letti a disposizione durante l'anno, ora ne restano solo 2.733. Ma si tratta solo di riduzioni estive, nulla di definitivo. I tagli, quelli veri, arriveranno in autunno con gli effetti della spending review e in quel caso si parlerà di numeri un po' più amari. Quello di adesso è solo il piano-estate: del resto i medici e gli infermieri sono obbligati a smaltire le ferie (che costano troppo se restano sul groppone delle aziende ospedaliere) e le richieste di assistenza calano, sia nel pubblico sia nel privato, dove i posti scendono da 3.250 a 1.870.
Tuttavia, tranquillizza il direttore sanitario dell'Asl Enrico Bolzoni, «la situazione è assolutamente sotto controllo e quest'anno non c'è nemmeno stato il boom di ricoveri delle altre estati. Probabilmente perché i picchi di caldo non sono stati prolungati». Nessun allarme sovraffollamento, nessun letto «ceduto» in prestito da altri reparti per i malori degli anziani.
Le corsie in cui si farà sentire maggiormente la riduzione del personale sono quelli di chirurgia e oculistica. In chirurgia infatti i posti negli ospedali pubblici saranno cento in meno (da 240 a 145) e verranno praticamente dimezzati quelli nelle strutture private. Ovviamente i casi urgenti saranno garantiti 24 ore su 24 con una quarantina di posti a disposizione dei codici rossi.
In base ai dati forniti dall'Asl il reparto di oculistica del Fatebenefratelli taglierà i posti letti riducendoli da 40 a una decina. Resta invece inalterato il servizio offerto nei reparti di psichiatria. Gli esperti sono consapevoli del fatto che i disturbi di chi soffre di depressione sono più acuti nei mesi caldi dell'anno e, per evitare emergenze, si è scelto di non abbassare la guardia. Nei reparti di rianimazione i posti non scenderanno sotto i 50. Insomma, gli ospedali riducono i servizi ma non fanno mancare l'assistenza, così come negli ambulatori dell'Asl, soprattutto quelli che si occupano di pediatria. Al San Raffaele non ci sarà nessun taglio ma si manterrà il ritmo di tutto l'anno. Eppure, a cominciare proprio dal travagliato ospedale di via Olgettina, i tagli ci saranno. E non si limiteranno certo a qualche decina di posti letto in estate.
Saranno pesanti e riguarderanno posti di lavoro e risorse. «Le riduzioni di adesso - spiega Bolzoni - sono fisiologiche e interessano solo i due mesi estivi. Non abbiamo ancora subìto nessun effetto della spending review».
Quando arriverà quella, allora non ci sarà tanto da stare allegri: i tagli imposti dal governo potrebbero portare all'eliminazione (definitiva e non più solo stagionale) di 4mila posti letto.
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