Ospiti e grandi eventi. "Questa settimana è diventata un cult"

Al «Park Hyatt» proprio non se l'aspettavano l'efebico modello utuber sconosciuto ai più, ma con seguito di baby fan scatenate dai 14 ai 16 anni. «Bambine» che, nonostante la temperatura proibitiva, per il bel Cameron Dallas - 21 anni, star del web con una carriera costruita esclusivamente attraverso YouTube, Instagram e SnapChat - non hanno esitato in alcuni casi a dormire all'aperto, davanti all'hotel. «Questa della moda maschile si sta rivelando una settimana piacevolmente insolita - ci spiega sorridendo Ilaria Bucci, marketing e communication manager del 5 stelle della centralissima via Tommaso Grossi -. E non solo perché l'arrivo del giovane modello (prenotatosi «nascosto» nel gruppo di Calvin Klein) e delle sue fan temerarie, pur non dando alcun disagio e tuttalpiù incuriosendo gli altri clienti, ha colto pure noi di sorpresa. La verità è che questa data nel calendario degli appuntamenti milanesi importanti negli scorsi anni non è mai stata cult. E invece quest'anno con la moda uomo abbiamo avuto più prenotazioni dall'estero, il bar e il ristorante hanno lavorato tantissimo e ho notato che in città c'è davvero un grande movimento di gente, peraltro marcatamente modaiola...».

Sì, chissà se Expo ha fatto da traino o meno. Certo per Milano è emersa una curiosità differente. Più profonda, quasi ostinata. E anche appuntamenti «tiepidi», se non per buyer e stilisti, come quello della moda uomo, si trasformano in grandi eventi.

Al «Mandarin Oriental» di via Andegari, dopo la recente stella Michelin aggiudicata allo chef Antonio Guida, mago del food al ristorante dell'albergo, il «Seta» (con entrata in via Monte di Pietà), anche il direttore Luca Finardi è rimasto incantato dalla folla che ha invaso il bar dell'hotel sabato per la serata dedicata a GQ America, animata da star della moda. Senza contare che, come siamo venuti a sapere, ospite dell'hotel in questa settimana è nientepopodimeno che una giovane star cinese, che si distingue per ben 78 milioni di followers sul blog cinese Sina Weibo. «La settimana della moda uomo si è trasformata davvero in un appuntamento di grande respiro internazionale» conclude Luca Finardi all'interno del bar animato da un gran via vai di gente all'ora dell'aperitivo pre-pranzo.

«Ho notato, con grande sorpresa, che al di là del loro business, da giovedì a domenica, complice il bel tempo, i clienti americani, asiatici, turchi, giapponesi, vogliono davvero vedere la città e i dintorni - spiega Mauro Governato, da giugno direttore del mitico Four Seasons di via Gesù -. Sì, questo nuovo desiderio di una clientela in flessione per la settimana della moda uomo mi è sembrato una sorta di messaggio di pace per iniziare l'anno.

Noi organizziamo per i nostri clienti tour in elicottero sulle Alpi, visite sui laghi e in Franciacorta. Sì: presto l'appuntamento della moda uomo non avrà nulla da invidiare alla settimana della moda femminile o il Salone».