Pacchi dono indigesti nel Natale di Salvini "Il siero? Niente obbligo"

Il leader della Lega attaccato dai City Angels Sala: "Politici testimonial dell'anti Covid"

Pacchi dono indigesti nel Natale di Salvini "Il siero? Niente obbligo"

Solidarietà e vaccini le parole d'ordine del Natale 2020, anche per i politici. Beppe Sala e Matteo Salvini hanno trascorso - a distanza - una mattina del 25 simile, anche se quella del leader della Lega è stata travolta dalle polemiche. Il sindaco ha partecipato alla consegna dei pacchi alimentari del «Pane Quotidiano» in viale Toscana. Nelle ultime settimane sono girati video delle file sempre più lunghe di milanesi in difficoltà davanti alla sede che distribuisce beni di prima necessità . «Dobbiamo abituarci a un bisogno che anche post pandemia sarà ancora più evidente - ammette Sala -. Ma dobbiamo essere fieri si appartenere a una città che affronta il bisogno con tanta solidarietà». E porta all'associazione due doni non suoi (come precisa): «Una persona che conosco con la sua azienda ha regalato 1.500 panettoni e un ex imprenditore con la sua fondazione mi ha dato un assegno da 100mila euro per il Pane Quotidiano, ha visto alla tv le lunghe file e ha messo mano al portafogli». Si tratta di Carlo Crocco, fondatore del marchio di orologeria di alta gamma Hublot. «Chi ha deve essere ancora più generoso» sottolinea Sala. Che attendeva come tutti i milanesi l'avvio (da oggi) della vaccinazione anti Covid. «Io mi vaccinerò appena possibile con piacere - assicura -, essendo over 60 magari mi capiterà anche prima di altri. Il punto è che ci vorranno molti mesi, lo sta dicendo il commissario Arcuri, non dobbiamo illuderci che entro la primavera ci sarà il vaccino per tutti». Ma «chi ha responsabilità politica oggi deve sentirsi la responsabilità di dire senza se e senza ma che si vaccinerà, mi pare il minimo e io lo faccio con convinzione». Il Comune potrà mettere a disposizione luoghi e strutture: «La vaccinazione parte simbolicamente adesso ma si protrarrà per lunghi mesi, fino a dopo le vacanze estive - insiste -. Il tema è rassicurare i cittadini sul fatto che andranno a vaccinarsi in luoghi sicuri, certi, e che noi faremo la nostra parte, lavorerò per questo anche in questi giorni».

Sul tema Salvini ricorda «il grido di allarme delle associazioni della disabilità. Si parla giustamente di anziani, Rsa, personale sanitario, però ci sono 6 milioni di disabili in Italia che hanno diritto di essere coperti e tutelati e se lo riterranno, vaccinati prima degli altri». E precisa che è «importante educare, spiegare, accompagnare, mai obbligare: non sono mai d'accordo con obblighi che riguardano la vita delle persone». Salvini ha partecipato al pranzo con i clochard all'Opera Cardinal Ferrari, dove ha parlato brevemente con l'arcivescovo Mario Delpini, e prima ha consegnato pacchi alimentari a famiglie bisognose (in viale Umbria, piazza Grandi e via Perugino) con la madrina dei City Angels dal 2004 Daniela Javarone. Ex madrina: si è dimessa dopo che il presidente dell'associazione Mario Furlan si è dissociato. «Non sapevo che Salvini sarebbe andato con lei, mi sono girate le balle» ha protestato con un video. «Perchè Salvini è un problema e altri politici no? In un movimento schierato politicamente non ci sto» ribatte Javarone.

Per il segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi quella di Furlan «è una polemica pretestuosa e ipocrita, Furlan ha sempre invitato me e altri leghisti alle iniziative». A scuoterlo (forse) gli insulti e minacce incassate in rete dagli anti leghisti.

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