DA PAGINA 41

(...) Gli organizzatori hanno preso possesso di un paio di stanze, dove appoggiarsi per organizzare feste ormai neppure tanto improvvisate. L’appuntamento infatti è ormai fisso dal 29 novembre, tanto che uno dei locali è stato trasformato in deposito attrezzi. E per proteggere il gruppo elettrogeno lasciato sul posto gli organizzatori hanno ripristinato una delle porte, sbarrandola con una pesante catena chiusa da un ancor più pesante lucchetto. Hai visto mai, con la brutta gente che c’è in giro la notte in zona...
E poi che la festa cominci. L’intero quartiere è così costretto a imprecare e chiamare inutilmente le centrali operative. La risposta è sempre la stessa: «Non abbiamo forza sufficiente». Stesso copione il 6 dicembre, con ulteriore replica il 13. Solo che a quel punto le imprecazioni iniziavano a essere rivolte contro i centralinisti. Con la colpa che hanno poi.
Così in questura hanno cominciato a raccogliere personale, alla fine una trentina di agenti, solo che, a fronte delle prime telefonate iniziate a mezzanotte, l’intervento è arrivato alle 9 del mattino.

A quell’ora il «rave» era ormai terminato, la maggior parte dei partecipanti (120 persone circa) se n’era già andata e sul posto erano rimaste una ventina di persone, italiani, maschi e femmine, tra i 18 e i 25 anni, che stavano sbaraccando, impianti e casse, lasciando sul posto il famoso gruppo elettrogeno. Sono stati identificati in vista di eventuali denunce. Arrivederci a sabato prossimo.

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