Il Palalido può «sfrattare» Armani

Dopo anni di ritardi e rinvii l'impianto sarà pronto a gennaio. Contrasti con l'imprenditore per la capienza

A capodanno si brinderà per il completamento del nuovo Palalido, ma ancora non si sa chi lo userà quando a febbraio saranno aperti i cancelli. L'assessore allo Sport Chiara Bisconti ha presentato il nuovo cronoprogramma che prevede la chiusura del cantiere per fine dicembre e l'inaugurazione per febbraio 2016.

«Le difficoltà del cantiere sono note, come la bonifica dall'amianto o la cessione del ramo d'azienda di chi aveva vinto la gara, ma adesso il momento di stasi è superato: oggi abbiamo qualche certezza in più sulla possibilità di chiudere il cantiere: vi presentiamo un piano più solido che ha anche favorito il dialogo con la società Armani. Al momento il contratto con la società va completamente rivisto». Dalla società sportiva arriva un'apertura, anche se tramite la «Gazzetta dello Sport» è stato fatto filtrare che preferirebbero avere 7500 posti a sedere invece dei 5000 previsti. «Armani ha sempre manifestato interesse per la struttura che conferma tutt'ora, però in questi anni sono cambiate alcune circostanze e questo comporta delle considerazioni sulle nuove esigenze che si sono create anche in virtù dei risultati sportivi della squadra - ha precisato l'avvocato Luca Pastorelli, intervenuto per conto dell'Armani -. Noi abbiamo avuto la prima informazione pochi giorni fa e la nostra presenza è il segno del nostro interesse». Dal Comune però esprimono ottimismo in ogni senso: l'Armani, che in questi anni ha utilizzato parte della struttura, ha interesse a continuare a usare il Palalido e anche se non si firmasse un nuovo contratto, con anche la clausola del naming che nel 2008 valeva 200mila euro, ci sono già altre squadre interessate. In particolare quelle di pallavolo, a conferma della «vocazione multisportiva del Palalido» citata da Bisconti.

Anche per eventuali altri problemi, dopo la scoperta dell'amianto con necessaria bonifica e i problemi finanziari della società costruttrice, da Palazzo Marino si dichiarano tranquilli: gli accordi con la società subentrata permettono al Comune l'opzione di rescindere il contratto, soluzione non disponibile in precedenza come ha spiegato Bisconti rispondendo ad Alan Rizzi, consigliere comunale di Forza Italia ed ex assessore allo Sport, che ha anche domandato «se è vero che Armani ha chiesto 2500 posti in più e quando pensa l'Amministrazione di chiudere il contratto». «Come volontà c'è quella di avviare nuovamente il rapporto con Armani, ma vista la vocazione plurisportiva vogliamo capire che tipo di utilizzo potrà esserci. Comunque in questi anni l'Amministrazione è stata attenta al cantiere in maniera quasi spasmodica e con la nuova società costruttrice se non rispetteranno gli accordi adesso abbiamo i margini per eventualmente rescindere il contratto». Finalmente si procede dunque, anche se il direttore dei lavori ha specificato che «la certezza al 100% che vada tutto bene non la può avere nessuno».

In assenza di brutte sorprese, tra 10 giorni sarà chiuso l'anello, a luglio posata circa un terzo della copertura. Nel frattempo si procederà con gli impianti elettrici e affini, per concludere tutto entro novembre. L'ultimo mese sarà dedicato alle rifiniture.

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