
Fiamme altissime hanno avvolto in pochi minuti la palazzina, gettando nel panico i residenti che si sono precipitati sulle scale in cerca di una via di fuga. E poi il solito corollario ai sirene, con il 118 a soccorrere gli intossicati e i vigili del fuoco a inondare d'acqua lo stabile. Insomma un mezzo inferno che solo per miracolo non ha provocato vittime tra gli inquilini, comunque costretti a farsi ospitare da amici e parenti in attesa i tecnici accertino l'agibilità dello stabile. E tutto, sembra, per una banalissima candela lasciata accesa da un'inquilina.
Una banale distrazione dunque, ha messo a repentaglio la vita dei 15 inquilini di una vecchia palazzina al 33 di via Meda, stabile di quattro piani occupato da studenti della vicina università e da altra gente di «passaggio» che non si ferma solitamente più di qualche anno. L'allarme scatta poco dopo le 8, quando una folata di vento fa ondeggiare una tenda al secondo piano, spingendola verso una candela accesa. Il tessuto prende immediatamente fuoco e con altrettanta rapidità si estende al resto dell'arredo. Solo allora l'inquilina, addormentata sul divano, si sveglia. La donna tenta di spegnere le fiamme, ma ormai l'incendio è fuori controllo e la donna può solo cercare di mettersi in salvo, avvertendo i vicini del pericolo.
Qualche istante ancora e le fiamme escono altissime dal poggiolo, minacciando di estendersi all'intero stabile. Per strada cominciano già a risuonare le sirene dei mezzi di soccorso. Arrivano sei camion dei vigili del fuoco, quattro ambulanze e un'auto medica, più equipaggi di carabinieri e polizia locale. Gli ultimi inquilini vengono aiutati a scendere le scale e portati in salvo in strada. Dove vengono accolti dal personale medico. In tutto quindici persone, tra cui due bambini di 7 e 9 anni. Non sono gravi, qualcuno ricorrere alle mascherine dell'ossigeno per riprendersi dalla lieve intossicazione, ma nessuno alla fine si farà ricoverare in ospedale. Nel frattempo i vigili del fuoco inondano lo stabile d'acqua e nel giro di una mezz'ora hanno ragione dell'incendio. L'appartamento dove è scoppiato l'incendio è completamente andato e si teme per la stabilità dell'intero edificio. Il Comune si mette a disposizione per ospitare gli sfollati, ma alla fine tutti trovano sistemazione da amici o parenti, in attesa che i tecnici effettuino le prove di agibilità e consentano il rientro.