Il palazzo della ricerca con giardino pensile a 61 metri

Scelto il progetto vincitore. La Fondazione al governo: "Tagliare la burocrazia. E già in campo su Covid"

Il palazzo della ricerca con giardino pensile a 61 metri

Dieci piani coperti da un giardino pensile e oltre 16.500 mq di laboratori con strumentazioni di ultimissima generazione. Svelato il progetto vincitore del nuovo palazzo della ricerca che sarà al centro del Campus Human Technopole e ospiterà a regime 800 scienziati. «Rafforzerà gli anticorpi del nostro Paese». Il presidente della Fondazione Human Technopole Marco Simoni pronuncia quella che di questi tempi sembra la parola magica. E l'emergenza Covid ha mostrato con drammatica evidenza quanto sia fondamentale investire su ricerca e salute. Arexpo e Fondazione Human Technopole hanno scelto lo studio di architettura milanese Piuarch guidato da Monica Tricario (tra i 31 in gara) per realizzare gli spazi comuni del Campus (11mila mq) e il nuovo edificio da 35mila mq complessivi: si potrà realizzare in 1.100 giorni (circa tre anni) e l'investimento si aggirerà «tra i 120 e 150 milioni di euro» ha riferito Iain Mattaj, direttore della Fondazione operativa da gennaio 2019. Una vasta area verde pubblica e attrezzata, con servizi e piste ciclabile, sarà il trait d'unione tra la nuova costruzione e quelle già esistenti che fanno parte del campus, Palazzo Italia e padiglione Nord e Sud, eredità di Expo 2015. Il palazzo della ricerca avrà una grande piazza centrale coperta su cui si affacciano dal primo al nono piano i due blocchi distinti con laboratori e uffici, realizzati con spazi flessibili perchè negli anni dovranno adattarsi alle nuove esigenze. All'ultimo piano zone ristoro, aule, sale riunioni e accesso al grande giardino pensile di 3mila mq, una sequenza di terrazze asimmetriche con altezze variabili da 39 fino a 61 metri e vegetazione locale. «Diventerà un punto di riferimento a livello internazionale» afferma il presidente di Arexpo Giovanni Azzone. Mattaj sottolinea che un intero piano sarà destinato alla didattica, «qui si formerà la prossima generazione di ricercatori». E ha rivelato come HT, ancora «in cantiere» è già «in campo» per la ricerca sul Covid con due progetti. Il primo è guidato dal ricercatore Florian Jugche, ha creato una piattaforma on line dove medici e personale sanitario possono chiedere aiuto ai data scientist e agli informatici per l'analisi di dati legati al trattamento di pazienti affetti, il secondo (di ambito europeo) guidato qui da Giuseppe Testa, studia l'impatto del Covid su organi e cellule dei pazienti. Il presidente della Fondazione Marco Simoni fa presente la ristrutturazione dei due padiglioni doveva finire tra luglio e settembre ma è sospesa per effetto Covid.

E fa un appello al governo: «É importante che rifletta attentamente e aiuti Arexpo e le altre stazioni appaltanti a fare presto, è fondamentale per l'economia tagliare la burocrazia e costruire il palazzo prima possibile». Non è la richiesta ufficiale di poteri commissariali, ma quasi.

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