"Una panchina per le donne afghane? La sinistra non firma"

Incredibilmente a snobbare l'idea è stata la sinistra, lo schieramento che si fregia della medaglia del femminismo. La proposta era di Filippo Marco De Bellis (Lega)

"Una panchina per le donne afghane? La sinistra non firma"

Una panchina per le donne afghane a Milano? Incredibilmente a snobbare l'idea - determinandone il rinvio o la bocciatura - è stata la sinistra, lo schieramento che si fregia della medaglia del femminismo. La proposta era di Filippo Marco De Bellis (foto) consigliere municipale della Lega, contenuta in una mozione depositata pochi giorni fa in Consiglio di «Zona» 5. Pd e alleati - che sono maggioranza ed esprimono il presidente - hanno lasciato girare fra i banchi quel documento rifiutandosi di firmarlo.

De Bellis ha proposto una «panchina blu» come segno di «solidarietà» nei confronti delle donne afghane, «nei cui confronti - contesta - il Comune non ha mai speso una parola». «Io - spiega il giovane leghista - non dimentico le donne afghane che ogni giorno lottano e muoiono per i propri diritti. Sono orgoglioso di essere stato il primo a proporre a Milano un simbolo di solidarietà nei loro confronti. La grave condizione in cui vivono è frutto di un radicato estremismo islamico» eppure, prosegue, «il Comune non ha intrapreso alcuna iniziativa permanente di vicinanza verso queste donne. La mozione che ho presentato in Municipio è stata firmata solo da esponenti dell'opposizione (Lega, Forza Italia e FdI) e il centrosinistra si è rifiutato.

La sinistra che si mobilità, fa manifestazioni, appende foto su Palazzo Marino, dimentica totalmente le ragazze afghane».

«Questa vergogna - conclude il leghista - è la testimonianza della sensibilità di sinistra e della grande ipocrisia nei confronti di quello che stanno vivendo queste povere donne».

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