Con Paola Gassman la separazione è tutta da ridere

Con Paola Gassman la separazione è tutta da ridere

Per Wikipedia, e persino per qualche dizionario dello spettacolo, Paola Gassman è nata a Roma il 29 giugno 1945. «Io però - precisa l'attrice - a Roma ci sono solo cresciuta, mentre sono milanese di nascita: sono stata partorita alla Mangiagalli e battezzata nella chiesa di San Babila. Più milanese di così!». La Gassman è venuta al mondo nel capoluogo lombardo «per caso, anzi, sarebbe meglio dire “per guerra“: nel '45 i miei genitori, come molti altri attori, si trovavano al nord, l'unica area del paese nella quale i palcoscenici erano ancora in piena attività. Anche i figli di Calindri, di Dapporto e di altri protagonisti del mondo teatrale italiano del Novecento sono nati a Milano per questa stesso motivo». Dei suoi natali, del rapporto con suo padre Vittorio e sua madre Nora Ricci, ma soprattutto dei suoi illustri progenitori («mio nonno materno, Renzo Ricci, è stato uno dei più importanti attori della scena milanese, spesso diretto da Strehler; il mio bisnonno, Ermete Zacconi, ha fornito un contributo determinante alla storia del teatro italiano») ha scritto in «Una grande famiglia dietro le spalle», la sua autobiografia uscita da Marsilio nel 2007 che, nel titolo, ricalca quella del padre («Un grande avvenire dietro le spalle») pubblicata vent'anni prima.
Da oggi e fino al 29 aprile Paola Gassman sarà in scena al San Babila in «Divorzio con sorpresa», la commedia del drammaturgo inglese Donald Churchill diretta da Maurizio Panici. Il personaggio a cui presta la voce e il volto, in questo spettacolo «brillante, ricco di humour britannico e dalla tematica particolarmente attuale», è quello di una donna che ha particolarmente sofferto in seguito alla separazione dal marito (impersonato da Pietro Longhi) che però, su suggerimento della figlia (interpretata da Elisa Gallucci), decide di rincontrare nella casa di campagna. Lo scopo della riunione della ormai ex famiglia, vale a dire spartirsi gli arredi e gli oggetti di una dimora ormai fatiscente («ma che potrebbe essere restaurata, proprio come il loro rapporto»), si dimostra subito pretestuoso: entrambi i coniugi, in fondo, desideravano rivedersi. «Ma non per il solito, romantico e scontato happy end - chiosa l'attrice - Questo divorzio possiede davvero dei risvolti inediti, molto originali sul piano narrativo, che starà al pubblico milanese scoprire».
«Divorzio con sorpresa» è uno dei quattro spettacoli che Paola Gassman sta portando quest'anno in tournée. «Gli altri sono due commedie anch'esse brillanti e un monologo in cui interpreto la leader israeliana Golda Meir». A cosa si deve questa duttilità? «A nient'altro che alla professionalità.

Per me fare l'attrice significa dimenticare me stessa e calarmi nei ruoli più diversi. E all'occorrenza sapermi mimetizzare nei personaggi, senza pretendere di spiccare. Sono convinta infatti che nel mondo del teatro non ci sia nulla di più sbagliato del divismo».

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