Mimmo di Marzio«Quel parcheggio non è soltanto un insulto ai cittadini ma anche alla futura nuova amministrazione». A scendere in campo sulla querelle del futuro cantiere di «Expo Borgogna Parking Srl» che paralizzerà per anni il quartiere di San Babila è Giulio Gallera, consigliere regionale di Forza Italia e presidente della Permanente, uno dei possibili candidati alla poltrona di sindaco di Milano. «Questa giunta è nel semestre finale, a metà aprile si scioglierà, e dovrebbe occuparsi solo di ordinaria amministrazione; e invece intende lasciare in eredità al nuovo sindaco un cantiere assurdo e pericoloso per tutte le implicazioni economiche e viabilistiche che comporterà. Scriverò a Pisapia per invitarlo a sospendere quest'azione sconsiderata». Consigliere Gallera, lei fu assessore nella giunta Albertini che generò nei primi anni Duemila il criticatissimo piano parcheggi. Qualcuno potrebbe risponderle «da che pulpito»...«Calma. Io non rinnego affatto quel piano, e chi ci ha attaccato dimentica in che stato fosse Milano in quegli anni, una città asfissiata dal traffico, con auto parcheggiate ovunque in seconda e terza fila. Serviva un'azione forte e devo dire che tuttora non sono affatto contrario ai parcheggi sotterranei laddove servono».Dove servono?«Nei luoghi di interscambio, come avviene in tutte le metropoli moderne: vale a dire nei siti dove gli automobilisti in arrivo dalle periferie o dai centri limitrofi possono parcheggiare ed essere serviti da mezzi pubblici che li portano direttamente al centro città. La contraddizione della giunta Pisapia è di aver cancellato parcheggi che sarebbero stati molto utili».E invece hanno voluto salvare questo di via Borgogna.«Pazzia pura. Ma come si fa nel 2016 a pensare di costruire un megaparcheggio sotterraneo in centro? Quando tanti anni fa ebbe luogo il cantiere dell'autosilo di piazza Meda - che dista a pochi metri da via Borgogna - fu un disastro anche a causa del ritrovamento di reperti archeologici e la sinistra ci attaccò in tutti i modi. Però l'esperienza dovrebbe anche servire a qualcosa, o no?». Perchè secondo lei questo tiro mancino?«Secondo me l'unica spiegazione è che Pisapia, dopo aver criminalizzato i costruttori in tutti i modi revocando il Pgt della Moratti e riducendo tutte le cubature, stia tentando di strizzare l'occhio alla categoria per recuperare voti in extremis al centrosinistra. A discapito dei milanesi però». E pensare che fino a oggi vantavano di essere una giunta ambientalista.«Anche questa è una storia molto romanzata. Faccio presente che progetti come l'Area C e il bike sharing appartengono alla giunta Moratti. Li ha ereditati come ha ereditato Expo. Pisapia non ha fatto nulla di più, prova ne è stata il record dei cento giorni di inquinamento oltre i limiti. Hanno soltanto cercato di demonizzare l'uso dell'auto privata con l'obbiettivo, centrato, di fare cassa. Di multe e ticket per l'area C hanno incassato 50 milioni all'anno, che fanno ben 200 milioni di euro per tutta la legislatura». Eppure sostengono che il problema dei parcheggi sono le penali da pagare ai costruttori.«Ma non mi facciano ridere.
Quando gli serviva Pisapia ha sborsato due milioni di soldi pubblici per mantenere il patto con i suoi elettori di piazzale Lavater a cui aveva promesso di cancellare il cantiere. E avrebbe dovuto fare carte false per evitare un cantiere inutile come quello di via Borgogna che si aggiungerà al caos dei lavori della M4».«Quel parcheggio va subito bloccato Scriverò al sindaco»
Il consigliere regionale di Forza Italia accusa: «Il cantiere di via Borgogna è un insulto alla città»
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