Chiara Campo
«I palazzi occupati dai centri sociali vanno sgomberati, se diventerò sindaco sarà una delle prime cose che chiederò al prefetto». Non usa vie di mezzo il candidato del centrodestra Stefano Parisi. Rispondendo in diretta alle domande inviate dai milanesi attraverso la chat di Facebook, Parisi ha ribadito che la legge su questo punto è chiara: «Chiunque occupa il bene di un altro, che sia pubblico o privato, deve togliersi di mezzo. C'è il diritto di proprietà. E la situazione è tanto più grave se si tratta di beni pubblici, come le case popolari, sottratte alle 23mila famiglie in lista di attesa e non possono ricevere le chiavi perchè sono occupate da no global». Ha detto in più occasioni che il sindaco Giuliano Pisapia su questo fronte è stato troppo tollerante, non ha sollecitato (e ne aveva il diritto) l'intervento delle forze dell'ordine. «Io - avverte Parisi - chiederò al prefetto di sgomberare case e palazzi occupati, va affermata la legalità o danneggiamo soprattutto le fasce più deboli della società». Anche i campi rom «sono troppo spesso luogo di criminalità, quelli abusivi vanno chiusi e quelli regolari risistemati o anche sgomberati per riportare la legalità».
Parisi risponde on line ai temi che stanno scaldando la campagna. C'è chi gli chiede perchè non abbia pubblicato la dichiarazione dei redditi come lo sfidante del Pd Beppe Sala. E lui ricorda che l'ex commissario Expo è stato costretto a farlo «perchè ha omesso in un atto pubblico alcuni suoi beni e proprietà. I suoi compagni di partito da quel giorno hanno detto che anche Parisi lo deve mettere on line, ma sceglierò io quando farlo e non perchè lo dicono loro. Ho sicuramente un reddito sopra la media, di una persona che ha lavorato e ha anche avuto successo ma non c'è niente di male. Quando andrete a votare avrete da me la totale trasparenza». E c'è chi chiede chiarezza sulla presenza di nomi vicini a sigle di estrema destra nelle sue liste elettorali. «Non ci sono» assicura. La sinistra ha sollevato polemiche sulla candidatura in zona 8 di Stefano Pavesi, esponente di Lealtà e Azione, con la Lega. Igor Iezzi corre per la presidenza del Municipio e garantisce: «Non è incompatibile».
E scatta oggi dalle 8 alle 20 e domani dalle 8 alle 12 la fila dei partiti all'Anagrafe per depositare le liste per partecipare alla sfida del 5 giugno. Rush finale da parte dei candidati sindaci minori a raccogliere le mille firme minime necessarie, ieri Tiziano Tussi dei Comunisti Italiani ha organizzato un flash mob per averne qualche decina in più per sicurezza.
Si profila una corsa a 9: oltre a Sala, Parisi (che ieri ha incassato l'appoggio di una sesta lista, il Partito dei Pnesionati), Basilio Rizzo (Milano in Comune), Gianluca Corrado (5 Stelle) e Marco Cappato (Radicali) ieri oltre a Tussi hanno terminato la raccolta anche Nicolò Mardegan, Maria Teresa Baldini, Luigi Santambrogio e Natale Azzaretto mentre Marco Cozzi non correrù pi da solo ma in appoggio Mardegan. Sembra fuori gioco Massimo Emanuelli.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.