Parisi vuole archiviare i "genitore 1 e 2"

E stop al doppiopesismo: "Siamo femministi in casa nostra ma non con chi arriva"

Parisi vuole archiviare i "genitore 1 e 2"

Confronto a distanza sul tema donne. I candidati sindaco più accreditati, Stefano Parisi e Beppe Sala, si sono sfidati ieri pomeriggio con due diverse iniziative a Palazzo Marino. Il candidato del centrodestra è intervenuto, davanti a una sala piena, al convegno «Donne in quota. Storie di donne capitane coraggiose». Si è detto emozionato di tornare a Palazzo Marino, e i suoi sostenitori sono fiduciosi che possa tornarci. Non ha lanciato promesse su capitoli ad hoc, Parisi, e d'altra parte due giorni fa ha superato anche il tema «quote rosa», con una forte dose di meritocrazia. Si è capito, tuttavia, che intende togliere dall'iscrizione negli asili il riferimento al discusso «genitore 1» e «genitore 2».

Quindi ha affrontato il tema della libertà della donna: «È una delle regole della vita della città - ha detto - e chi viene a Milano deve avere rispetto per la donna, da qualunque cultura provenga». «Bisogna avere la forza di portare avanti le grandi battaglie in difesa delle donne - ha aggiunto Parisi - ma anche guardare senza ambiguità alla trasformazione sociale che sta interessando Milano. Arrivano persone con una forte identità religiosa in cui la donna è molto sottomessa. Non possiamo usare il doppio standard di essere femministi in casa nostra e non esserlo per gli altri paesi».Anche Sala ha partecipato a Palazzo Marino a un incontro sulle donne: «Milano è sicuramente avanti in tema di diritti e pari opportunità per le donne - ha detto, ricordando che a Milano si registra l'8% del totale del fatturato femminile».

«Già nel 2012 si registrava un'occupazione femminile pari al 62% contro una media italiana del 45% europea del 59,6%. Il nostro obiettivo nei prossimi 5 anni è esserlo anche in Europa». «Nei prossimi 5 anni - ha promesso il candidato sindaco del Pd - porremo ancora più attenzione ai bisogni delle donne». AlGia

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