Parte la raccolta differenziata dell'umido

Parte il 26 novembre la raccolta differenziata dell'umido nella prima fetta della città, quella sud ovest. Dal 3 settembre al 24 novembre verrà consegnato ai 13mila civici del compartimento «Primaticcio» lo start kit, ovvero tutto l'occorrente per raccogliere i rifiuti organici. Ogni famiglia riceverà da Amsa dunque un cestello marrone areato per l'umido - dove andrò messo il sacchetto compostabile, acquistabile nei supermercati -, mentre il condominio sarà dotato del contenitore da 120 litri. Il ritiro verrà effettuato a cadenza bisettimanale, negli stessi orari e giorni della spazzatura indifferenziata. Ovviamente le famiglie potranno svuotare il loro cestino marrone anche tutti i giorni nel contenitore posto nel cortile.
Si parte, dunque dal Primaticcio, il quadrante sud ovest appunto, che raccoglie sotto di sé un migliaio di indirizzi, 1009 tra vie e piazze, dal centro alla periferia: da via Lorenteggio a Giambellino, da via Washington alla zona Solari, piazza De Angeli e via Rembrandt, viale Bezzi, Bisceglie. Ancora, piazzale Cadorna, Conciliazione, piazzale Baracca, corso Vercelli, piazza Virgilio e la fiera, via XX settembre, via Monti, zona Savona-Tortona, viale Papiniano.
In sostanza Amsa ha diviso la città in 4 zone: quella denominata sud ovest, che comprende anche la parte ovest del centro (è stato diviso esattamente a metà), la zona opposta di Nord Est che sarà coinvolta nella raccolta dell'umido da giugno, e poi Sud Est e Nord Ovest, che partiranno a novembre 2013 e giugno 2014, anche se è presto per stabilire con quale ordine.
Ma che cosa si può buttare nell'umido? Tutti i residui di cibo (ad eccezione dei gusci dei molluschi che per il momento vanno nell'indifferenziata), i residui della piante di appartamento, ma non la terra, solo le lettiere vegetali per animali. Nessuna paura però: Amsa consegnerà a tutte le famiglie anche un depliant dove sarà spiegato nel dettaglio cosa di può gettare nell'umido (per qualsiasi dubbio 800.332.299 oppure servizioclienti@amsa.it). La municipalizzata stima in questo modo di recuperare il 17% del rifiuto organico, pari a circa 53mila tonnellate, ovvero 41 kg per abitante, incrementando almeno del 10% la percentuale di raccolta differenziata. Obiettivo: arrivare al 65% entro la fine dell'anno come prevede il decreto legislativo 152/2006.
Attualmente la raccolta dell'umido viene fatta sulle grandi utenze, ovvero mense scolastiche e aziendali, bar, ristoranti e ospedali, che fruttano 36.058 tonnellate di rifiuto organici (2011). Costo dell'incremento? 6 milioni di euro all'anno, nel 2014, quando il servizio sarà a regime su tutta la città. Per quel che riguarda la prima tranche, invece, l'operazione non inciderà sul bilancio comunale, ma sarà a carico della municipalizzata. Ma che fine fanno questi rifiuti? Milano non è ancora dotata di un impianto di smaltimento, e si appoggia, tramite gara, ad altre società. Al momento se ne occupa la società Montello che possiede un impianto a Bergamo. Cosa si ricava dai rifiuti organici? Biogas, quindi energia, e fertilizzante naturale per i campi.


Attenzione però: dopo un primo periodo di tolleranza - con l'introduzione del sacco trasparente i cittadini dovrebbero essere già più attenti a buttare i rifiuti nel contenitore giusto - scatteranno le multe. Si parla di 50 euro per errore per condominio.

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